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Una catastrofe sociale e culturale senza fine ... "Pietà per il mondo, venga il nuovo sapere"(M. Serres, Distacco, 1986).

IL CASO DI RIGNANO FLAMINIO. I BAMBINI DELLA SCUOLA MATERNA DROGATI DALLE MAESTRE E LA NUOVA PEDOFILIA. Una legge da cambiare e una rete estesa all’intera Italia da smantellare. Un articolo e una riflessione denuncia di Flavia Amabile - a cura di pfls

mercoledì 25 aprile 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] ho chiesto un aiuto a Massimiliano Frassi presidente di Prometeo, l’associazione che da anni lotta contro la pedofilia (andate a dare uno sguardo al suo blog). Massimiliano sostiene che la vicenda di Rignano è legata a una rete nazionale di pedofili che da Nord si sta estendendo al sud. Mi ha citato casi molto simili di pedofilia da Brescia a Vallo della Lucania in provincia di Salerno. La rete prende di mira le scuole materne dove c’è abbondanza di bambini troppo piccoli per essere (...)

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> IL CASO DI RIGNANO FLAMINIO. I BAMBINI DELLA SCUOLA MATERNA DROGATI DALLE MAESTRE E LA NUOVA PEDOFILIA. Una legge da cambiare e una rete estesa all’intera Italia da smantellare. Un articolo e una riflessione denuncia di Flavia Amabile - a cura di pfls

giovedì 26 aprile 2007

FERMARSI A RIFLETTERE? OK PROVIAMO....

Ricordate che la nostra bella, sana, raziocinante morale occidentale, creatrice pervasiva di sesso in tutte le salse mediatiche, ha già prodotto mostri come la caccia alle streghe, il processo agli inesistenti untori della peste milanese, olocausti vari ed in tempi più recenti le pulizie etniche bosniache e rwandesi nonchè le solo apparentementemente più innocue allucinazioni di massa riguardanti madonne piangenti e varie..... Denominatore comune: l’unanime convinzione da parte di responsabili e protagonisti di essere sempre dalla parte del giusto! Prima di emettere sentenze basandosi su fonti giornalistiche quanto meno confuse ed incerte affidiamoci con fiducia a chi è deputato allo svolgimento di questo delicato compito. Non vorrei essere frainteso: la violenza sui bambini è per me un crimine efferato (ho due figlie e chi più di me può capire) ma il rispetto umano in assenza di prove certe, costituzione docet, va riconosciuto a tutti finchè respirano, a qualunque età. Casi del genere, la cronaca giornalistica e giudiziaria ( non sempre purtroppo coincidenti ) ne ha offerti parecchi e rivelatisi poi quasi sempre bolle di sapone, con grave danno arrecato a tutti: presunte vittime ed inesistenti carnefici. La violenza sull’infanzia si combatte con cautela ed intelligenza altrimenti nel caos generale rischiano di farla franca i veri pedofili. Il cancro al fegato non si combatte prendendo a martellate l’addome del paziente. Quanto a voi cronisti, (l’altro titolo professionale lo tengo per chi lo merita) mi pare che esercitiate il diritto di cronaca in maniera quanto meno allegra e disinvolta da sempre, lo scoop non solo fa vendere ma vi permette di allungare i tentacoli di una influenza culturale che scusate, francamente non vi riconosco. Raccontare si. Ma che diritto avete di esprimere opinioni ed emettere spesso sentenze anticipate tavalicando il vostro ruolo. Sbattete troppo spesse "sulle vostre colonne infami" storie presunte di gente a cui non riconoscete il diritto di replica. PRUDENZA!


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