Caro Federico,
è commovente leggere di crisi e collasso di civiltà da parte di chi spende il suo tempo, come te, a propagandare la distruzione di tutti i tabù (vedi scontro con la Chiesa omofoba, sessuofoba, ecc. ), il diritto alla diversità, a difesa dei desideri che diventano bisogni e quindi diritti.
Ma ciò che sta succedendo appartiene alla tua cultura, quella della protesta e rivoluzione sessuale sessantottina, dei suoi slogan ("è peccato non peccare!" ricordi?). Appartiene al clima che legittima culturalmente ogni trasgressione, anche quindi le più estreme come queste, viste appunto come "diritto al proprio piacere" ! Ora, difronte a questi avvenimenti, ti vorrei chiedere cosa significano i termini "normale" e "anormale", "immorale" o "perverso", per te .
Non è questo il tempo del nichilismo e del rovesciamento di tutti quei valori che la Chiesa aspramente difende e che tu condanni ? Non è il trionfo del pensiero di Nietzsche, del tempo senza axiologia?
Cari saluti.
biagio allevato