I colleghi di Canale 5 "increduli" sul suo coinvolgimento nella vicenda di Rignano. "Siamo certi che presto potrà essere scagionato da ogni accusa e da ogni dubbio"
Paola Perego e gli autori di "Buona domenica"
"Piena solidarietà al collega Scancarello"
L’uomo è in carcere per le presunte violenze nell’asilo di Rignano Flaminio *
ROMA - Non si placa la bufera mediatica sulle terribili vicende della scuola di Rignano Flaminio. Ma Paola Perego, con gli altri autori della trasmissione di Canale 5 Buona domenica, ha espresso oggi piena solidarietà al collega Gianfranco Scancarello, in carcere per le presunte violenze nell’asilo degli orrori. Già all’indomani dell’arresto, Cesare Lanza a nome degli altri autori aveva testimoniato solidarietà e la certezza che Scancarello avrebbe presto chiarito tutto.
"In questi giorni l’opinione pubblica segue con sgomento e indignazione una inchiesta della magistratura incentrata su orribili imputazioni di pedofilia, a seguito di vicende che si sono verificate in un paese, Rignano Flaminio, alla periferia di Roma. Tra gli imputati - è scritto nella nota firmata da Paola Perego con gli autori del programma Roberto Cenci, Stefano Jurgens, Cesare Lanza, Marco Luci, Marco Salvati e Silvia Zavattini - c’è anche un nostro collega, Gianfranco Scancarello, che non può firmare questa puntata di Buona domenica".
"Tutti noi, che confezioniamo questo programma e lavoriamo fianco a fianco con lui da mesi" si legge ancora, "abbiamo accolto con incredulità le notizie che lo riguardano e siamo certi che presto Scancarello potrà essere scagionato da ogni accusa e da ogni dubbio. Nel pieno rispetto della magistratura, che deve operare in serenità per arrivare persuasivamente a certezze e verità, e nel pieno rispetto delle famiglie dei bambini, che hanno il diritto di ottenere giustizia, desideriamo però ricordare a chi lo ha dimenticato in questi giorni che i processi non si fanno in televisione né nei giornali e che ogni imputato, in un Paese civile, non può essere considerato colpevole fino a quando non ci sia una definitiva sentenza".
"Perciò - concludono i colleghi autori di Buona domenica - esprimiamo piena solidarietà al nostro amico ’Scanca’: ha lavorato con noi, oggi è come se fosse qui con noi. E siamo fiduciosi che presto, con noi, potrà tornare a lavorare".
* la Repubblica, 29 aprile 2007