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Una catastrofe sociale e culturale senza fine ... "Pietà per il mondo, venga il nuovo sapere"(M. Serres, Distacco, 1986).

IL CASO DI RIGNANO FLAMINIO. I BAMBINI DELLA SCUOLA MATERNA DROGATI DALLE MAESTRE E LA NUOVA PEDOFILIA. Una legge da cambiare e una rete estesa all’intera Italia da smantellare. Un articolo e una riflessione denuncia di Flavia Amabile - a cura di pfls

mercoledì 25 aprile 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] ho chiesto un aiuto a Massimiliano Frassi presidente di Prometeo, l’associazione che da anni lotta contro la pedofilia (andate a dare uno sguardo al suo blog). Massimiliano sostiene che la vicenda di Rignano è legata a una rete nazionale di pedofili che da Nord si sta estendendo al sud. Mi ha citato casi molto simili di pedofilia da Brescia a Vallo della Lucania in provincia di Salerno. La rete prende di mira le scuole materne dove c’è abbondanza di bambini troppo piccoli per essere (...)

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> IL CASO DI RIGNANO FLAMINIO. I BAMBINI DELLA SCUOLA MATERNA DROGATI DALLE MAESTRE E LA NUOVA PEDOFILIA. Una legge da cambiare e una rete estesa all’intera Italia da smantellare. Un articolo e una riflessione denuncia di Flavia Amabile - a cura di pfls

mercoledì 9 maggio 2007


-  L’operazione ha preso spunto dalla scoperta di un video su un sito tedesco
-  in 14 ore è stato scaricato da 2.600 utenti in tutto il mondo, tutti denunciati

-  Catania, blitz anti pedofilia
-  Perquisizioni e arresti in Italia

Milano, in carcere dirigente scolastico e allenatore di calcio

CATANIA - Una vasta operazione internazionale anti pedofilia online è stata messa in atto dalla polizia postale di Catania. Le indagini hanno preso l’avvio dopo la scoperta, su un sito tedesco, del filmato di una bambina in tenera età e di altri piccoli di diversa nazionalità, segnalato dall’associazione Meter di don Fortunato Di Noto.

Gli agenti italiani hanno condotto le indagini in collaborazione con la procura di Kotburg, in Germania. L’operazione, denominata Max, è scaturita in particolare dal filmato con una bimba: in circa 14 ore il video è stato scaricato oltre 2.600 volte da altrettanti utenti in tutto il mondo, tutti denunciati alle procure dei diversi Paesi.

In Italia le forze dell’ordine hanno eseguito perquisizioni in 31 città nei confronti di 53 persone indagate per detenzione di materiale pedo-pornografico. L’operazione, illustrata dal dirigente della polizia postale di Catania, Marcello La Bella, è scattata dopo la segnalazione, da parte dell’associazione Meter, della presenza su una sorta di bacheca per pedofili ospitata da un server di un Paese del nord-est asiatico tramite un provider in Germania, di un filmato che veniva descritto come "mai visto prima" e che effettivamente è risultato non in possesso della banca dati della polizia.

Gli investigatori italiani hanno avvertito quella tedesca, che ha sostituito il video con uno di contenuto innocuo, che comunque gli utenti hanno continuato a scaricare. La polizia postale, in collaborazione con quella tedesca, sta cercando di risalire alla persona che ha messo in rete il filmato e, in collaborazione con l’Interpol, sono cominciate anche indagini per scoprire chi è la bambina vittima delle sevizie e il luogo dove sono state compiute.

Alcuni dei 53 italiani hanno ammesso le loro responsabilità, per altre persone sono in corso indagini per stabilire chi della famiglia avesse accesso al computer di casa. Tre degli indagati erano stati già in passato denunciati per reati analoghi. Le perquisizioni hanno riguardato computer di ditte e uffici pubblici e la polizia non esclude che ci possano essere altri indagati che avrebbero scaricato materiale pedofilo dai pc in uffici pubblici. Secondo gli investigatori esiste una buona possibilità che tutti gli indagati detengano materiale pedo-pornografico. Il file incriminato infatti non sarebbe stato possibile trovarlo nel corso di una navigazione "casuale". Durante l’operazione sono state sequestrate anche macchine fotografiche digitali perché gli investigatori sospettano che uno degli indagati fotografasse bambini all’uscita da scuola.

Due arresti in flagranza. Nell’ambito dell’operazione Max due uomini sono stati arrestati, uno a Roma e l’altro a Catania: nelle loro abitazioni è stato trovato un ingente quantitativo di materiale pedopornografico che ha fatto scattare la flagranza di reato e quindi l’arresto. Il catanese è un disoccupato di 29 anni, perito elettronico, che vive in famiglia, mentre l’uomo arrestato a Roma è un 42enne recidivo, in quanto già denunciato dalla polizia postale. Con sé aveva migliaia di file che ritraevano bambini dai 6 ai 10 anni violentati e seviziati.

Cologno Monzese, in carcere dirigente scolastico. Un uomo di 59 anni, dirigente di una scuola statale di Cologno Monzese (Milano) e tesserato con la Figc come allenatore di calcio per minorenni, è stato arrestato per pedofilia da agenti del Nucleo investigativo telematico della procura di Siracusa. L’indagine, ancora in corso, è stata avviata dopo una segnalazione degli specialisti informatici di Telefono Arcobaleno che avevano rilevato su Internet la presenza di una vera e propria videoteca per pedofili. Gli investigatori del Nit sono riusciti a risalire al gestore della videoteca online, una donna ucraina, e a tracciare l’iter dei pagamenti effettuati dall’Italia. Tra questi, quelli del dirigente scolastico, scapolo che, interrogato, ha ammesso di essere sessualmente attratto dai bambini di sesso maschile. Nell’ambito della perquisizione domiciliare sono state rinvenute tracce di pagamenti effettuati dall’indagato in favore di alcuni bambini romeni, ritratti anche in alcune fotografie scattate nella sua abitazione.

* la Repubblica, 9 maggio 2007


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