L’ipotesi di reato è violazione del segreto istruttorio. Nel filmato gli incontri dei bimbi con gli psicologi
L’Unicef Italia: "Lesi i diritti dell’infanzia". E i legali delle famiglie chiedono le dimissioni di Mimun
Rignano, la procura sequestra video del Tg5
Il garante della privacy avvia un’istruttoria *
La scuola Olga Rovere di Rignano Flaminio dove sarebbero avvenuti gli abusi ai bambini ROMA - I carabinieri di Roma hanno sequestrato il video trasmesso ieri sera dal Tg5 sulle perizie in corso sui bambini di Rignano Flaminio. Il sequestro è stato disposto dalla procura di Tivoli che indaga sui presenti casi di pedofilia avvenuti nella scuola Olga Rovere. E l’Autorità garante della privacy ha avviato un’istruttoria sul caso: gli ispettori sono andati nella redazione della testata giornalistica per acquisire una copia del filmato.
La procura procede per il reato di violazione del segreto istruttorio: ieri sera durante l’edizione del Tg5 delle ore 20 era stato trasmesso un filmato girato durante alcuni degli incontri degli psicologi con i bambini vittime dei presunti abusi sessuali nella scuola di Rignano. Incontri che rientrano nella perizia psicologica in corso per stabilire se i piccoli siano in grado di rendere testimonianza sui fatti dei quali sarebbero stati vittime. La perizia si svolge presso il dipartimento di Scienze Neurologiche di via dei Sabelli a Roma, ed è affidata alla neuropsichiatra infantile Angela Giganete e alle psicologhe Marilena Mazzolini e Antonella Di Silverio. L’esito dovrebbe essere consegnato nei prossimi giorni al gip di Tivoli, Elvira Tamburelli.
Dopo la trasmissione del servizio, non si sono fatte attendere le proteste dei difensori delle famiglie dei bambini. L’avvocato Antonio Cardamone, insieme all’avvocato Franco Merlino, hanno inviato un fax al direttore del telegiornale Clemente Mimun, chiedendone le dimissioni, ed hanno sollecitato un intervento "drastico ed immediato" da parte del garante della privacy.
Mimun ha replicato che nel servizio si spiegavano le modalità dell’incidente probatorio, non si faceva riferimento ad alcun dettaglio dei contenuti dei colloqui tra i bambini e gli psicologi e i piccoli non potevano essere riconosciuti. Ma per l’Unicef Italia il Tg5 "ha leso i diritti dell’infanzia": è questo il giudizio di Antonio Sclavi, presidente del Comitato italiano per l’Unicef, che ha parlato ai giornalisti a margine del Forum di San Rossore dedicato alla condizione dei bambini e delle donne. Per quanto riguarda il direttore del Tg5 "non spetta a noi chiedere le dimissioni" ha aggiunto. "Noi continuiamo a chiedere l’istituzione del garante dell’infanzia, l’unico organismo che può intervenire, anche con sanzioni appropriate, in casi di questo genere".
* la Repubblica, 19 luglio 2007