Inviare un messaggio

In risposta a:
"Gomorra" italica....

CALABRIA: ALLARME ’NDRANGHETA. A Reggio Calabria, tramontato il sogno di Falcomatà, ora regna la pace mafiosa. Un’inchiesta di Curzio Maltese - a cura di pfls

mercoledì 27 giugno 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Luigi Ciotti a Reggio è di casa, festeggiato come un liberatore, ma non è il tipo da far sconti. Alla giornata della memoria di Polistena, il 20 marzo, ha esordito con durezza: "Il problema in Calabria non è la ’ndrangheta, non sono i politici. Il problema siamo noi". Noi società, civile o no, "rassegnata a chiedere per favore quanto ci spetta di diritto". La platea ha applaudito, una folla di migliaia di studenti da ogni parte d’Italia, Firenze e Torino, Palermo e Lecce. Da Reggio, (...)

In risposta a:

> CALABRIA: ALLARME ’NDRANGHETA. A Reggio Calabria, tramontato il sogno di Falcomatà, ora regna la pace mafiosa. Un’inchiesta di Curzio Maltese - a cura di pfls

mercoledì 25 aprile 2007

«Ammazzàti l’onorevole»: il buio sulla Calabria

di Edoardo Novella *

A che punto è la Calabria? Cosa c’è dietro l’omicidio Fortugno? A un anno e mezzo dall’assassinio dell’ex vicepresidente del Consiglio regionale davanti al seggio delle primarie dell’Unione solo qualche squarcio di verità e un processo per i due killer e per il mandante. Ma è stato un «delitto di coppole», roba locale, insomma, o invece un omicidio politico-mafioso, il più eclatante in questi ultimi 15 anni italiani? Le inchieste - e i veleni giudiziari e istituzionali - sembrano annodarsi su se stesse.

Fortugno uomo di troppo quando si devono fare le candidature per le Regionali del 2005: «Tutti margheritoni siamo. Minchia muore Fortugno», «Ora ci può venire pure l’infarto...» (telefonata tra un amico e Mimmo Crea, consigliere regionale primo dei non eletti e poi subentrato a Fortugno dopo la sua morte). Fortugno lasciato solo: «Mi meraviglio di Ciccio Fortugno che è un idiota, mannaia. È una brava persona, ma non capisce niente della politica» (Gigi Meduri, deputato della Margherita e viceministro ai Trasporti). Fortugno e quelle denunce inascoltate sugli sprechi nella Asl di Locri: con un bilancio da oltre 170milioni di euro l’anno e la ‘ndrangheta infiltrata in ogni angolo, in ogni appalto, in ogni assunzione. Quella Asl che è anche serbatoio di voti. Quella Asl che lui conosceva come pochi perchè vi aveva lavorato. E come lui vi lavorava sua moglie, l’oggi onorevole Laganà. Fortugno per anni fianco a fianco con i suoi nemici. E quindi osservato, «pesato». Pedinato.

Ed è proprio al cuore del sistema-Calabria che va «Ammazzàti l’onorevole. L’omicidio Fortugno. Una storia di mafia, politica e ragazzi», il libro dell’inviato de l’Unità Enrico Fierro (Baldini Castoldi Dalai, euro 16,50), presentazione su Youtube.com. Un viaggio-inchiesta costruito sulle voci - da quelle della rivolta di Locri e del movimento «Ammazzatecitutti», al «re» del tonno Pippo Callipo - e soprattutto sulle «carte». A partire da quelle della relazione della commissione d’accesso alla Asl del prefetto Basilone - pubblicate per la prima volta. Migliaia di pagine per disegnare un intreccio di rapporti politico-criminosi consolidati da anni: «Un direttore amministrativo, collocato nel delicatissimo ufficio tecnico, è stato imputato e condannato per frode e truffa. Almeno 13 medici hanno reati che vanno dall’associazione mafiosa al traffico di stupefacenti fino alla detenzione di armi ed esplosivi. Su 28 operatori pendono denune e condanne per gli stessi reati e molti sono direttamente imparentati con boss della zona. Quattro medici esterni sono considerati collusi» è scritto nella relazione terminata nel marzo 2006. «Cliniche e laboratori di mafiosi in camice bianco - spiega Fierro - , ai quali è una offesa chiedere il certificato antimafia. Altrimenti società sanitarie diretta emanazione di boss come Antonio Nirta o Giuseppe Morabito («’u tiradrittu»), mai avrebbero potuto abbeverarsi al pozzo senza fondo dei soldi pubblici».

E poi le audizioni e le relazioni dell’Antimafia sulla Calabria, dove i sindaci, gli amministratori, i sindacalisti e gli industriali minacciati sono centinaia: 323 atti intimidatori, per l’esattezza, dal 2000 al 2004, 26 omicidi in un solo anno, prima dell’ammazzatina eccellente di Fortugno. Cosa dicono i magistrati? Che i capi delle ‘ndrine sono «gente che parla correntemente quattro lingue, altro che montanari... » (Alberto Cisterna, sostituto alla Procura nazionale antimafia a «L’Avvenire»). Che la giustizia spesso fa strani «scherzi». Come per Roberto Pannunzi, condannato a 22 anni per narcotraffico: a un certo punto deve fare degli esami per dei disturbi anginosi, roba da mezza giornata... «invece il tribunale di sorveglianza di Roma sospende l’esecuzione della pena per sei mesi. Il giorno dopo - spiega il procuratore Enzo Macrì - Pannunzi se ne va e torna a fare la bella vita tra Colombia e Venezuela... ». E che forse la lotta alla mafia certe volte dimostra di essere solo una parola: se è vero che ogni anno - e da decenni - tutte le ‘ndrine tengono una riunione nel Santuario della Madonna dei Polsi, sulle montagne di San Luca, stesso posto praticamente da sempre, magari si sposta il giorno da una volta all’altra. Eppure soltanto due blitz, di cui uno pure fallito.

Calabria perduta? Fortugno pensava di no. Brutta pensata, però. Ed ecco che sulla voglia di svolta e di rinnovamento che aveva portato all’elezione di Loiero alla Regione e alla nomina di Fortugno come vicepresidente del Consiglio regionale la ‘ndrangheta piazza il suo segno di morte, l’«ammazzatina dell’onorevole». Nulla deve cambiare, tutti devono capire e tornare alla «normalità». Allora l’omicidio «deve» essere «di coppole», altro che mandanti del «terzo livello», no, è roba locale, minima. Niente politica, se la politica ha «capito». E arrivano le ombre sulla moglie di Fortugno, l’avviso di garanzia proprio per le forniture alla Asl di cui era vicedirettrice sanitaria. «Sono indagata dagli stessi magistrati che ho criticato per come stanno conducendo le indagini sull’assassinio di mio marito» si difende lei. Le luci sulla Calabria si stanno lentamente abbassando.

VIDEOPRESENTAZIONE

* l’Unità, Pubblicato il: 25.04.07, Modificato il: 25.04.07 alle ore 20.34


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: