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Editoriale

Concertone del Primo maggio: teatro di ipocrisia venduta apparentemente gratis. Sullo sfondo, la divisione della sinistra e i giochetti di Ferrando

sabato 5 maggio 2007 di Emiliano Morrone
Ermanno Bencivenga mi ha di recente richiamato sulla divisione della sinistra italiana. Con l’estremismo e la ricerca della coerenza, ci si divide. Ma anche con l’allontanamento, leggi Partito democratico, dall’idea d’una sinistra che riformi.
La politica è mediazione. Mi pare, però, che questa banalità si legga spesso come se fosse così: la politica è centrismo.
D’Alema ha rinunciato da tempo a riformare l’ex Partito comunista in linea con lo spirito della sua storia. Sono hegeliano, (...)

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> Concertone del Primo maggio: teatro di ipocrisia venduta apparentemente gratis. Sullo sfondo, la divisione della sinistra e i giochetti di Ferrando

giovedì 3 maggio 2007

Il "concertone" del primo maggio è un evento musicale che fa da spalla a quella "sinistra" o pseudo tale che fa da sgabello al governo Prodi garantendogli la pace sociale, il silenzio del dissenso. Chi può essere se non la Cgil e i partiti della sinistra a far digerire ai lavoratori e ai movimenti politiche impopolari, sacrifici, guerre? E così Betinotti dall’alto della sua poltrona propone il cantiere della sinistra non come nuova forza alternativa al centrismo del Pd, al liberismo economico ma come fedele alleato del Pd. E per questo che una nuova forza di sinistra non può che ripartire dall’opposizione alla sedicente sinistra bertinottiana, mussiana, dilibertiana e alla sua prospettiva di alleanza col centro. Una sinistra che non tradisca, che si opponga a tutte le guerre che sia dalla parte dei lavoratori e delle classi subalterne. In questo senso l’esperimento del Movimento per il Partito Comunista dei Lavoratori (di cui Ferrando è portavoce nazionale, per intenderci) è un esperimento interessante. Si tratta nel panorama politico nazionale dell’unica forza che controcorrente propone la salvaguardia dei diritti dei lavoratori, si oppone alle guerre imperialiste e alle classi dominanti e i loro governi per un futuro socialista basato sull’autorganizzazione democratica delle masse.

P.S. Avete notato gli sponsor del concerto del primo maggio? Gruppo Unipol, Poste Italiane, Monte dei Paschi, Telecom... alla faccia della festa dei lavoratori...


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