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Vent’anni dopo...

PALERMO, ELEZIONI. Con Leoluca Orlando, che si candida di nuovo a guida della sua città, ho lavorato per anni: è un’occasione di cambiamento reale. Il "ricordo" del prof. Luigi Cancrini - a cura di pfls

giovedì 10 maggio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Siamo abituati a pensare alla mafia come ad una associazione spettacolare di uomini senza scrupoli che si occupano, nel mondo, di traffici di droga, di armi o di esseri umani e, in loco, di grandi appalti miliardari mantenendo rapporti importanti con i potentati della finanza e della politica. A livello nazionale e sopranazionale questa mafia è stata resa a volte perfino interessante da grandi opere di cinema e di letteratura anche nel momento in cui contro di lei lottavano i (...)

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> PALERMO, ELEZIONI. --- Arrestati stamani due presidenti di seggio palermitani accusati di brogli elettorali. I provvedimenti, disposti dal gip Maria Pino, su richiesta del pm Maria Forti, sono stati eseguiti dalla Polizia di Stato che ha condotto l’indagine. Gli arrestati sono i palermitani Gaetano Giorgianni, 51 anni, e Giovanni Maria Profeta, 63 anni. Entrambi rivestivano le funzioni di presidente di seggio in occasione delle consultazioni amministrative per l’elezione del sindaco e del Consiglio comunale di Palermo del maggio 2007.

venerdì 28 marzo 2008


-  In manette per i fatti accaduti durante le elezioni comunali
-  Falsificarono oltre 500 schede per favorire una lista di Cammarata

-  Palermo, arrestati presidenti di seggi
-  Brogli nelle amministrative 2007

-  Il candidato del centrosinistra, Orlando parlò di "257 urne manomesse"

PALERMO - Arrestati stamani due presidenti di seggio palermitani accusati di brogli elettorali. I provvedimenti, disposti dal gip Maria Pino, su richiesta del pm Maria Forti, sono stati eseguiti dalla Polizia di Stato che ha condotto l’indagine. Gli arrestati sono i palermitani Gaetano Giorgianni, 51 anni, e Giovanni Maria Profeta, 63 anni. Entrambi rivestivano le funzioni di presidente di seggio in occasione delle consultazioni amministrative per l’elezione del sindaco e del Consiglio comunale di Palermo del maggio 2007.

In quell’occasione, il candidato del centrosinistra Leoluca Orlando, sconfitto nella corsa alla poltrona di sindaco, aveva denunciato brogli parlando di "257 urne manomesse". I due arrestati avrebbero favorito, con la falsificazione di 580 schede, una lista che appoggiava il sindaco Diego Cammarata. In particolare, secondo l’accusa, sarebbero state falsificate schede per favorire un consigliere comunale uscente e un candidato per la circoscrizione. Il consigliere comunale alla fine non è stato eletto, mentre il candidato della circoscrizione è riuscito a farcela.

Le due sezioni in cui la polizia, coordinata al pm Maria Forti, ha riscontrato i brogli elettorali sono la numero 470 e la 19. In entrambi i seggi sono risultate più di 200 schede oltre i votanti iscritti e secondo l’analisi degli investigatori le preferenze espresse per l’ex consigliere comunale sarebbero tutte fatte dalla stessa persona. Il dato emerge dalla perizia calligrafica.

* la Repubblica, 28 marzo 2008


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