A Venezia il convegno sui cambiamenti climatici
Rubbia: «Un disastro le emissioni di Co2»
Il Nobel: verso una società futura dominata dal carbone, il peggiore di tutti. Il ministro Pecoraro Scanio: clima priorità planetaria *
VENEZIA - «Per le emissioni di Co2 siamo di fronte ad un vero e proprio disastro: è previsto che continueranno ad aumentare del 2% all’anno». L’allarme arriva dal premio Nobel Carlo Rubbia dal palco del convegno sui cambiamenti climatici nel XXIesimo secolo organizzato a Venezia dall’Accademia internazionale di Scienze Ambientali.
FOSCHE PREVISIONI - «Intorno al 2030 - ha spiegato Rubbia - il petrolio dovrebbe decadere ma indirettamente potrebbe andare avanti in maniera indefinita. Andiamo verso una società futura dominata dal carbone, il peggiore di tutti i materiali». Ma, ha sottolineato il premio Nobel mostrando tabelle e dati, «si può creare una vera alternativa tecnologica a tutto quello che c’è da bruciare e anche a non alti costi.
SOLUZIONI - Solo un nuovo sforzo verso le energie totalmente innovative può cambiare questa situazione». E ha poi aggiunto: «Una visione nuova è urgentemente necessaria. Abbiamo una tremenda responsabilità verso le generazioni future e questo è un problema che non possiamo trascurare». L’unica soluzione possibile, ha affermato il Nobel, è rappresentata dalle energie rinnovabili, il riscaldamento solare, il vento, il fotovoltaico. In particolare, «l’energia solare non in Europa ma nel sistema Sahara. La grande soluzione è rappresentata dall’Africa».
IL MINISTRO: CLIMA PRIORITA’ PLANETARIA - «E’ un merito aver riportato Carlo Rubbia a lavorare con il ministero dell’Ambiente dopo che era dovuto andare in Spagna» ha detto il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio intervenendo ai lavori. «Il problema del cambiamento climatico è una priorità planetaria, che sta andando oltre gli schieramenti - ha sottolineato - La prima dichiarazione di Sarkozy è stata: "la priorità è il cambiamento climatico". Perché in Italia non si può avere una destra che vada a vedere a Parigi che cosa fa Sarkozy?». Infine il ministro ha annunciato che sono state raggiunte le firme del Parlamento europeo necessarie per la proposta di riforma del sistema energetico verso i postcombustibili fossili e postnucleare.
* Corriere della Sera, 20 maggio 2007