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"Maria", "Giuseppe" ... e "Mario". Al di là della "tragedia"!!! Una lezione eu-angelica (di amore - "charitas", non di "mammona" - "caritas")!!!

MARIA MONTESSORI - MA DOV’È "GIUSEPPE"?! UNA VITA NELLA SCIA DI "MARIA", "MATER ET MAGISTRA", PER TUTTI I BAMBINI DEL MONDO. Un film sulla vita della pedagogista fra coraggio, modernità, scoperte, e drammi privati e pubblici - a cura di Federico La Sala

venerdì 1 giugno 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] La fiction ripercorre le tappe fondamentali della vita della Montessori, nata a Chiaravalle, nelle Marche, nel 1870, prima donna a diventare medico dopo l’Unità d’Italia, nel 1896, a Roma. Assistente presso la clinica psichiatrica dell’università, ebbe una relazione con un suo docente, Giuseppe Montesano (interpretato nel film da Massimo Poggio), da cui nacque Mario, dato in affido per evitare lo scandalo. Nel 1907 diede vita, nel quartiere San Lorenzo di Roma, alla prima Casa dei (...)

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> MARIA MONTESSORI - Novant’anni del Liceo di Maria Montessori, l’istituto che fu chiuso da Mussolini (di Agnese Malatesta).

domenica 4 febbraio 2018

Novant’anni del Liceo di Maria Montessori, l’istituto che fu chiuso da Mussolini

Riaperto poi dopo quasi 30 anni, oggi conserva materiale della sua fondatrice ed è sede di un museo a lei dedicato

di Agnese Malatesta *

Compie 90 anni il Liceo statale ‘Maria Montessori’ di Roma, la prima scuola diretta dalla stessa illuminata educatrice per volontà dell’allora governo fascista, ma poi chiuso proprio per l’opposizione al regime di Mussolini. Una storia che si confronta da subito con la resistenza ai valori del fascismo affermando così la specifica impronta educativa che - ancora oggi nelle migliaia di istituti che adottano il ‘metodo Montessori’ - mette al centro il rispetto del bambino valorizzandone la spontaneità. Obiettivo: crescere un individuo libero e consapevole.

Oggi l’istituto, riaperto poi dopo quasi trent’anni, conserva materiale e documentazione della sua fondatrice, è sede di un museo a lei dedicato. Ed è uno delle cento scuole che sperimenteranno a breve un corso liceale nella versione quadriennale.

Fu un Regio Decreto del 5 febbraio 1928, il n. 781, a dare vita a questa innovativa esperienza scolastica in Italia, che avrebbe dovuto formare insegnanti, esclusivamente femmine. Fu collocata provvisoriamente in Via Monte Zebio, a Roma. Il corso era triennale; erano escluse iscrizioni da parte di alunni di sesso maschile. Il costo della frequenza era di 120 lire, degli esami di abilitazione 100 lire. Come prima direttrice fu nominata, proprio su indicazione del governo, la stessa Maria Montessori.

In una lettera destinata a Mussolini, la Montessori esprime grande soddisfazione per questa decisione. Essa - scriveva la neodirettrice - ”...corona il lungo mio lavoro a favore di un sistema educativo squisitamente italiano, che ha portato in onore nel mondo il nome della Patria, e viene ad esaudire uno dei miei più ardenti voti: quello di veder fiorire in Roma una scuola a me affidata, dove possa applicare e completare il mio metodo...”. Anche la principessa Maria Josè visitò nel 1933 l’istituto che era poi stato aperto anche ai bambini della materna. Della visita dà conto una cronaca del Bollettino dell’Opera Montessoriana: “Ciò che colpì la Principessa - e lo disse alle insegnanti - fu l’estrema franchezza con la quale i bimbi l’accolsero nella loro casa, quasi una sorella grande (...). La Principessa conosce i libri della Dottoressa e parla con perfetta e sottile conoscenza del Metodo”.

Appena quattro anni dopo la nascita della scuola, nel 1932, i rapporti con il Capo del Governo iniziarono ad incrinarsi. Si giunse alla rottura nel 1936 quando, a seguito di alcune conferenze tenute dalla Montessori al Bureau International d’Education di Ginevra in cui era chiaro il divario culturale fra il credo fascista e il metodo educativo, la ‘Regia Scuola di Metodo Montessori’ venne chiusa. All’origine della persecuzione politica, l’universalismo propugnato dalla Montessori che collideva con il nazionalismo su cui si fondava il fascismo.

Durante le tensioni intercorse, Montessori scrisse, fra l’altro, in una lettera: “Io non vorrò certo perdere le mie ultime forze in un tentativo come quello della Scuola di Metodo, ma dovranno essere prima ben garantite le difese del metodo e la costante influenza di persone in esso competenti”. Ma ormai la Direttrice era diventata un fardello ingombrante, tanto da essere definita in ambienti governativi “una grande rompiscatole”. Bisognava liberarsene. E la scuola fu chiusa.

La nuova “Scuola Magistrale di Metodo Montessori” fu riaperta, nonostante tentativi intercorsi negli anni ma senza successo, solo nell’ottobre del 1964. Successivamente fu trasferita nella sede che ancora ha oggi, in Via Livenza. Via via l’istituto si adeguò ai cambiamenti normativi: nel 1988 iniziò la sperimentazione quinquennale del Liceo Linguistico e Liceo Pedagogico secondo il metodo Montessori. E poi accolse altri corsi di studi, il Liceo Scientifico, il Classico. E proprio a quest’ultimo corso di studi, l’istituto Montessori si sta aprendo ad una nuova avventura: l’innovativa sperimentazione dei quattro anni.

Per celebrare questo anniversario, nella mattinata di lunedì 5 febbraio è in programma presso il Cinema delle Provincie di Roma, per iniziativa dello stesso Liceo Statale Maria Montessori, una conferenza in cui saranno ripercorse le tappe storiche della scuola e l’esperienza del Metodo Montessori.

* Ansa, 04 febbraio 2018 (ripresa parziale - senza innagini).


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