[...] «Care Amiche e amici,
invio questa lettera spedita al mio vescovo, nonché Presidente della Cei prima privatamente e dando una settimana di tempo per un eventuale incontro di approfondimento. Non ho avuto alcun riscontro per cui mi sento libero di renderla pubblica. Molte altre cose avrei voluto dire, ma dovevo restare entro una pagina. Sarà per la prossima lettera d’amore [...] - Genova 14 maggio 2007
[...] SENZA LA PROFEZIA, RIMANE LA COMPLICITÀ*
Egregio sig. Cardinale,
viviamo (...)

caro don paolo, grazie per il suo coraggio. da tempo mi chiedo che cosa un cristiano possa aspettarsi da un governo del genere. lavoro alla RAI o forse ci lavoravo perchè può essere che, come precaria, non mi chiamino più, so bene cosa vuol dire esere costretti a produrre cose di scarso valore per paura di dare nell’occhio con pensieri originali e critici. Il signor berlusconi attualmente possiede o ha in suo potere 3 canali tv privati e 6 canali (radio + TV); come avrà notato, non si ricevono più notizie ma solo commenti a qualcosa che non si capisce che cosa sia. Nessuno in questo paese è libero da quando massicciamente siamo stati colonizzati da modelli americanizzati e deteriori e lo scopiazzare ci ha portato ad avere un tessuto sociale talmente labile che è la diretta conseguenza di un governo del genere. Sono stanca di vergognarmi di sentirmi italiana e sto lavorando per cercare un modello al quale noi tutti possiamo ancora rifarci e costruirne uno nuovo. Siamo soli, noi italiani, con il nostro egoismo, abbiamo facilmente dimenticato lo sforzo dei nostri padri e adesso siamo grassi e vuoti. Invidiamo (e votiamo) chi riesce a essere più spregiudicato, più furbo, più tronfio. Sono a sua disposizione per lavorare insieme a lei, intanto aderisco con tutta la forza al suo appello. Grazie. Grazie. Ilaria Beretta