[...] «Care Amiche e amici,
invio questa lettera spedita al mio vescovo, nonché Presidente della Cei prima privatamente e dando una settimana di tempo per un eventuale incontro di approfondimento. Non ho avuto alcun riscontro per cui mi sento libero di renderla pubblica. Molte altre cose avrei voluto dire, ma dovevo restare entro una pagina. Sarà per la prossima lettera d’amore [...] - Genova 14 maggio 2007
[...] SENZA LA PROFEZIA, RIMANE LA COMPLICITÀ*
Egregio sig. Cardinale,
viviamo (...)

Per marco da Genova, che non ha né prefissi né suffissi e neppure cognome (venerdì 19 giugno): è evidente che sei tu a far politica. Non hai altro da dire? Perhè non entri nel merito di tante cose dette (e molto bene) da Don Paolo Farinella (che è un GRANDE prete e giustamente si firma come tale) in materia di etica generale della Chiesa e del dovere morale che Essa ha di far riferimento al Vangelo e non ai soldi elargiti - o solo promessi - dai potenti? Se ci fossero tanti don Paolo Farinella, la Chiesa sarebbe ancora un forte riferimento! Ci allontaniamo sempre più dalle parole di Cristo, siamo ormai nelle mani di Erode, sollazzato dalle nostre oscene figlie con danze dei sette veli, che aspetta la testa del Battista su un piatto d’argento. E non parlo di politici: la testa del Batista siamo noi! Nel senso che questo esempio di dissolutezza generalizzata, di corruzione e di opportunismo diffusi sta contagiando tutti ormai, e nulla più è illecito purchè ci siano soldi, consensi, bellezza da sfruttare. Gesù è ormai davvero morto? Dobbiamo a quei pochi che ancora lo citano a vessillo, se non ci ha ancora abbandonati del tutto. Ma non verrà un’altra sola generazione, prima che andremo a pentirci amaramente di non avere alzato muri per difenderci da mentalità che ha già preso anche i nostri figli come quella che ci viene propinata come normale, invidiabile e giusta, dai litigi urlati dei talk show, da volti e corpi tenuti in piedi a forza di plastiche, dalle menzogne difese per partito preso, come fai tu, da gente partigiana del potere (qualunque esso sia), dal sesso come unico stendardo per distrarre dalle cose vere e importanti, dalla soliderietà, dall’amore, dall’accoglienza, dalla pulizia morale, dal senso di giustizia. Nelle mani di chi finiremo? Se neppure la Chiesa si oppone? Quale sarà il futuro che ci attende, da qui a pochi anni, quando lasceremo il mondo, nel quale, forse, ancora saremo vivi, a figli educati a questi modelli? Cristo è morto invano? chi accetta questi modelli non può essere un cristiano, figuriamoci allora se la Chiesa non vi si oppone! C’è tutto un mondo che vorrebbe poter fare come lui (l’Innominato) "Se lo fa lui e gli va bene, speriamo che succeda anche a me". "ha fatto tanti soldi? che importa come, speriamo che succeda anche a me, o almeno che stando con lui potrò avere le sue briciole. Se lui si ammala va a curarsi all’estero. Quando sarai malato e chiederai aiuto, e i medici e gli infermieri, forse arrivati ai loro posti perchè "della parte giusta" non saranno interessati alla tua salute ma solo ai soldi, che potrai dargi? quando l’autista del tuo taxi si sarà fatto due tiri di coca prima di partire, quando se torni abbronzato dalle vacanze ti "sprangheranno" perchè ti scambieranno per uno "sporco negro" o per un meridionale (tanto è uguale), quando tua moglie ti prenderà tutto per godersi la vita con il suo giovane amante? Se questo vediamo oggi, questo stiamo seminando, senza filtri, senza protestare, convinti che "a noi non succederà mai".