[...] «Care Amiche e amici,
invio questa lettera spedita al mio vescovo, nonché Presidente della Cei prima privatamente e dando una settimana di tempo per un eventuale incontro di approfondimento. Non ho avuto alcun riscontro per cui mi sento libero di renderla pubblica. Molte altre cose avrei voluto dire, ma dovevo restare entro una pagina. Sarà per la prossima lettera d’amore [...] - Genova 14 maggio 2007
[...] SENZA LA PROFEZIA, RIMANE LA COMPLICITÀ*
Egregio sig. Cardinale,
viviamo (...)

Caro Don Farinella, Finalmente un prete che ha la voglia ed il coraggio di dire quello che pensa!! Approvo in toto quello che Lei ha scritto. Leggere la sua lettera è stato come avere un portavoce di tutto quello che penso in questo momento! Molto spesso mi sono ritrovata a dire esattamente tutto quello che Lei ha scritto. Faccio parte di quella categoria di persone che ha contestato l’atteggiamento "tiepido" della Chiesa nei confronti di un governo sempre più "razzista" "sessista" e adesso anche "immorale". Pur essendo una credente tante volte ho pensato che la Chiesa è spesso lontana dai problemi della gente e , onestamente, mi sono allontanata perchè non condivido questo atteggiamento. Sono convinta che Lei non riceverà nessuna risposta dal destinatario della lettera, anzi sarà bacchettato perchè non è uniformato con il pensiero generale! Per quello che mi riguarda io porterei la sua lettera in ogni parrocchia e obbligherei i parroci a leggerla durante l’omelia domenicale per risvegliare le coscienze di tanti bigotti (sia preti che cattolici) che si battono il petto per poi commettere le oscenità più assurde. (vedi il ns caro Presidente del Consiglio) Un caloroso saluto!!!!