[...] «Care Amiche e amici,
invio questa lettera spedita al mio vescovo, nonché Presidente della Cei prima privatamente e dando una settimana di tempo per un eventuale incontro di approfondimento. Non ho avuto alcun riscontro per cui mi sento libero di renderla pubblica. Molte altre cose avrei voluto dire, ma dovevo restare entro una pagina. Sarà per la prossima lettera d’amore [...] - Genova 14 maggio 2007
[...] SENZA LA PROFEZIA, RIMANE LA COMPLICITÀ*
Egregio sig. Cardinale,
viviamo (...)

Quello che voi state impropriamente chiamando chiesa, altro non è che una istituzione umana. Fatta da uomini, gestita da uomini, con interessi umani. Il semplice fatto che il capo di questa chiesa è un uomo che si fa chiamare Gesù Cristo in terra ne è la conferma. La Chiesa, quella vera, quella che Gesù ha fondato, non è questa; e non vi si avvicina neanche. Nella Chiesa vera, Gesù Cristo è il capo e solo a Lui deve andare la gloria. Io, invece quando guardo quello che succede in queste ’chiese’ vedo solo degli uomini ad essere glorificati. Uomini che si fanno chiamare santità, pontefice, vicario di Cristo sottolineano quello che dico. Quando Gesù disse a Pietro : ’Tu sei Pietro e su questa pietra fonderò la mia Chiesa’, non indendeva AFFATTO che questa si fondasse su Pietro bensì su qualcos’altro. Egli fece infatti una domanda: ’E voi, chi credete che io sia?’. Pietro rispose: ’Tu sei il Cristo, il figlio di Dio...’. Questa è la pietra su cui la Sua Chiesa deve essere fondata, e cioè sulla grandissima verità che Gesù è il Cristo. Ma tutto ciò il vostro papa teologo (gran teologo), non ve lo ha mai spiegato?