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MEMORIA DELLA BUONA-ALLEANZA. Testimonianze cristiane del Terzo Millennio dopo Cristo, contro il cattolicesimo-romano!!!

CRISTIANESIMO, CATTOLICESIMO E BERLUSCONISMO. Don Paolo Farinella, prete di Genova, scrive all’Arcivescovo di Genova e al Presidente della CEI, Mons. Bagnasco. Nessuna risposta, né dall’Uomo né dall’Arcivescovo né dal Presidente della CEI. Che dire?! Chi tace ... "acconsente"!!! - a cura di Federico La Sala

IL SONNO DELLA RAGIONE, EVANGELICA E COSTITUZIONALE, GENERA MOSTRI, ATEI E DEVOTI. il "CODICE" CATTOLICO-ROMANO E’ PRE-CRISTIANO E MAFIOSO.
mercoledì 6 giugno 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] «Care Amiche e amici,
invio questa lettera spedita al mio vescovo, nonché Presidente della Cei prima privatamente e dando una settimana di tempo per un eventuale incontro di approfondimento. Non ho avuto alcun riscontro per cui mi sento libero di renderla pubblica. Molte altre cose avrei voluto dire, ma dovevo restare entro una pagina. Sarà per la prossima lettera d’amore [...] - Genova 14 maggio 2007
[...] SENZA LA PROFEZIA, RIMANE LA COMPLICITÀ*
Egregio sig. Cardinale,
viviamo (...)

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> CRISTIANESIMO, CATTOLICESIMO E BERLUSCONISMO. Don Paolo Farinella, prete di Genova, scrive all’Arcivescovo di Genova e al Presidente della CEI, Mons. Bagnasco. Nessuna risposta, né dall’Uomo né dall’Arcivescovo né dal Presidente della CEI. Che dire?! Chi tace ... "acconsente"!!! - a cura di pfls

venerdì 4 aprile 2008
E venne un papa nero, quello che succede nei nostri giorni era prevedibile, le varie profezie lo hanno anticipato e lo stesso Roncalli nel dare al "TESTIMONE" il bastone del viatico del concilio vaticano secondo ha scritto con la propria vita una pagina di storia inalienabile. Oggi quello che stiamo assistendo non è altro opera della paura di affrontare la realtà di un popolo della Cristianità che vuole essere autentico e verace. La guida della chiesa, purtroppo, ha perduto il suo "consolatore", è distolta da mille scandali nel suo interno e si aggrappa al potere temporale credendo di poter essere più visibile, mentre inesorabilmente, nel silenzio connivente il clero e i suoi fedeli laici marcano i confini della latitanza allo spirito di verità che il Cristo le ha dato in dono. Se si sia si, se no sia no! Il ritorno al passato e l’arroccarsi nel mediocre recinto della monarchia ecclesiale è sintomo di debolezza e non di coraggio, coraggio con il quale un papa montanaro, Joannes il prediletto da Gesù, con grande coraggio aveva solcato quel confine ripudiando le tentazioni dell’orto dei getsemani, e sacrificatosi fino all’ultima goccia di salute ha dato al mondo e alla Ecclesia un nuovo impulso di vitalità. Dalla volgata, per cui i vangeli per la prima volta sono arrivati anche agli ultimi, i miseri, gli esclusi, alla messa in lingua locale, in modo di spezzare un pane comune a tutti, oggi il signore ci pone ad una prova e a un monito che dovremo raccogliere come Cristiani. Grazie don Paolo, il tuo coraggio ci fa sentire piccoli e il tuo messaggio ci fa sperare che nulla è perduto, confidiamo nel consolatore promessoci dal Messia, sono convinto che il terzo giorno è vicino. Massimo.

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