Restrizioni su luce, acqua e carburante nella Striscia. La misura decisa dopo i continui lanci di razzi Qassam
Oggi la Rice arriva nella regione per un serie di colloqui con i ministri israeliani, domani sarà a Ramallah
Israele dichiara Gaza "entità nemica"
Hamas: "E’ una dichiarazione di guerra"
GERUSALEMME - Il gabinetto di sicurezza del Consiglio di Stato israeliano ha dichiarato la Striscia di Gaza, controllata da Hamas, un’"entità nemica", ed ha deciso di tagliare le forniture di carburante, di acqua ed elettricità al territorio palestinese. La misura, che è un atto formale da parte del governo israeliano, getta nuove ombre sulla riapertura del processo di pace a poche ore dall’arrivo nella regione di Condoleezza Rice, segretario di stato americano.
All’unanimità il Consiglio ha votato la decisione di ridurre il rifornimento di carburante destinato alla centrale termoelettrica di Gaza, in modo da garantire solo le forniture per gli ospedali e per il sistema idrico, e di limitare l’apertura dei passaggi di frontiera al solo transito di generi alimentari e di emergenza. Secondo il governo israeliano, si tratta di una risposta al potenziamento militare delle forze di Hamas, al continuo lancio di razzi Qassam da parte dei miliziani e al recente attacco contro una base israeliana in cui sono rimasti feriti 70 militari.
Immediata la reazione di Hamas che ha definito l’azione una "dichiarazione di guerra", che "continua le azioni sioniste criminali e terroriste contro il nostro popolo" ha detto il portavoce del movimento estremista Fawzi Barhoum.
Per il presidente della Commissione affari esteri e difesa Zahi Hanegbi (Kadima) Israele considera le milizie di Hamas come "l’avanguardia della penetrazione regionale da parte dell’Iran". La stampa locale oggi riportava indiscrezioni secondo cui i ministri israeliani non sarebbero inclini ad ordinare in questa fase una operazione militare di vasta portata, ma ritengono necessario adottare verso la Striscia (dove abitano 1,4 milioni di palestinesi) una serie di sanzioni restrittive.
Nel primo pomeriggio la Rice inizierà i colloqui con i dirigenti israeliani incontrando il ministro degli Esteri Tzipi Livni. Sono in programma anche incontri con il premier Ehud Olmert, con il presidente Shimon Peres e con il leader della opposizione nazionalista Benyamin Netanyahu. Domani sarà a Ramallah dal presidente Abu Mazen e dal premier Salam Fayyad.