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Pensieri

Gesù Cristo alle origini del relativismo - di Giovanni Schiava

sabato 26 maggio 2007 di Emiliano Morrone
Quanto sto per dire sembrerà singolare, insolito, impopolare e per alcuni assurdo, ma la tesi che sostengo è che uno dei maggiori nemici di Papa Ratzinger nella sua lotta al relativismo socio-culturale e religioso sia il figlio di Dio, Gesù Cristo.
L’assunto è alquanto semplice. Alle origini del Relativismo c’è la crisi dell’Autorità, quel senso di rapporto tra chi comanda e chi ubbidisce.
Per Relativismo si indica quel sentire generale della precarietà delle cose (valori, leggi, (...)

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> Gesù Cristo alle origini del relativismo - di Giovanni Schiava

giovedì 15 gennaio 2009
"I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel Regno di Dio".Così Gesù si rivolge a farisei, scribi e alle autorità religiose del suo tempo. Se pensiamo che anche Paolo, che fu mandatario della lapidazione di Stefano ( custodiva i mantelli dei lapidatori ), con la "chiamata" che ebbe sulla via di Damasco cambiò mentalità, arrivando a pensare che non ci si salvava osservando la legge, ma per l’amore che Dio riversa sull’uomo e per la fiducia che l’uomo ha in Dio, dobbiamo dire che seguire Cristo è diventare piccoli, spregiudicati, accoglienti, perdenti, impotenti, poveri, giusti,senza codici scritti e assolutismi religiosi e/o ideologici. La perfezione evangelica inoltre è fare come il " buon samaritano", come Gesù. Insomma vogliamo capirlo che con Gesù Cristo risorge l’uomo violentato e ucciso, non l’assassino e il potente: la legge avrebbe procurato la morte al malcapitato aggredito sulla via per Gerico ( il sacerdote e il levita non si fermarono per non contrarre impurità legale ), l’amore " illegale ", "impuro", eretico del Samaritano si chinò sul ferito e lo salvò. Gesù è libertà evita.

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