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PER LA RICERCA DELLA VERITA’ SUI FATTI DI GENOVA - G8 - SEI ANNI DOPO SIAMO ANCORA QUI. L’Avv. Ezio Menzione riceve minacce. L’AED (Avvocati Europei Democratici) ed il Legal Team Italia esprimono la loro massima solidarietà - a cura di pfls

venerdì 20 luglio 2007 di Maria Paola Falchinelli
COMUNICATO STAMPA
SOLIDARIETA’ ALL’AVV. EZIO MENZIONE
Nella mattina del 26 maggio l’Avv. Ezio Menzione, che da anni
si batte in prima fila per la difesa dei diritti fondamentali
e per la ricerca della verità sui fatti di Genova, ha
ricevuto pesanti minacce anonime con cui gli si intimava
“Lasciate stare a Placanica, sennò vi faremo saltare in aria"
Il giorno prima, in un’udienza davanti al Tribunale genovese
per un processo contro alcuni manifestanti, l’Avv. Menzione (...)

In risposta a:

> PER LA RICERCA DELLA VERITA’ SUI FATTI DI GENOVA - G8 - SEI ANNI DOPO SIAMO ANCORA QUI. --- Dopo una lunga requisitoria le richieste del pm: 225 anni per 25 no global.Pene variabili fra sei e sedici anni. La madre di Giuliani: "Quei ragazzi sono capri espiatori".

martedì 23 ottobre 2007


-  Dopo una lunga requisitoria le richieste del pm a Genova
-  Pene variabili fra sei e sedici anni. La madre di Giuliani: "Quei ragazzi sono capri espiatori"
-  G8, la procura chiede 225 anni per 25 no global
-  Il pm: "Fu devastazione e saccheggio" *

GENOVA - Duecentoventicinque anni di prigione ai venticinque no global che parteciparono alle distruzioni e ai saccheggi di Genova durante i G8 di sei anni fa. La Procura del capoluogo ligure usa la mano pesante: è una richiesta che evoca le requisitorie dei maxi processi per mafia quella pronunciata nelle ultime otto udienze dai due pm genovesi Andrea Canciani e Anna Canepa. Da 6 a 16 anni di reclusione hanno chiesto i magistrati per ognuno degli inquisiti: "Dobbiamo avere il coraggio di chiamare quei fatti con il loro nome: devastazione e saccheggio", ha detto il pm Canciani. "Al tribunale chiediamo quindi pene severe".

Per Massimiliano Monai, l’uomo che poco prima della morte di Carlo Giuliani in piazza Alimonda fu ripreso vicino al Defender dei carabinieri con una trave in mano, è stata chiesta una condanna a nove anni di carcere. La pena più pesante, 16 anni, la procura l’ha richiesta per Marina Cugnaschi, 41 anni di Lecco, "l’eroina" anarchica del centro sociale milanese Villa Okkupata, ripresa in un video mentre lancia una bottiglia incendiaria contro il portone di ingresso del carcere di Marassi.

"Queste richieste di condanna - ha commentato Haidi Giuliani, senatrice di Rifondazione e madre di Carlo Giuliani, morto quel tragico 20 luglio 2001, il giorno degli scontri per cui sono indagati i 25 no global - non tengono minimamente conto del contesto in cui sono avvenuti i fatti". Quei 25, la senatrice, li definisce "capri espiatori": "Se chi si difende da violenze ingiustificate, o ruba un prosciutto, merita 225 anni di carcere, quantise ne dovrebbero pretendere per chi ha rotto teste, denti, costole, per chi ha torturato, per chi ha ucciso? Continuo a ribadire la mia piena solidarietà ai 25 accusati", ha concluso Haidi Giuliani.

La sentenza per il processo dei no global è prevista prima di Natale. Entro la prossima estate è atteso invece il pronunciamento del tribunale sulle violenze e gli arresti ingiustificati ordinati dai poliziotti: sui 29 dirigenti e poliziotti della Celere inquisiti per il "massacro nella scuola Diaz", come l’ha definito il pm Canciani e sui 45 agenti sospettati di soprusi e violenze sui 300 ragazzi rinchiusi nella caserma di Bolzaneto.

* la Repubblica, 23 ottobre 2007.


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