Dopo mille polemiche e la spaccatura del Cda della Rai Annozero manda in onda l’inchiesta
Il rettore della Pontificia Università Lateranense ammette: "Quelle persone non dovevano diventare sacerdoti"
In tv il video Bbc sui preti pedofili
Fisichella: "Anche la Chiesa è vittima"*
ROMA - La trasmissione di Santoro sulla pedofilia, è iniziata con la provocazione del vignettista Vauro Senesi che ha raccontato di quando fu invitato ad andare a dormire con un alto prelato: "Monsignore - ha detto Vauro - forse per lei sono un po’ vecchierello. E lui si mise a ridere".
Annunciata da molte polemiche, la puntata su RaiDue di Annozero dedicata all’inchiesta della Bbc sulla pedofilia nel clero, è proseguita con la visione del filmato "già visto su internet - come ha detto il giornalista Marco Travaglio in una lettera introduttiva idealmente indirizzata ad Indro Montanelli - da decine di milioni di persone nel mondo, da 2-3 milioni in Italia".
Nel reportage Sex crimes and the Vatican, l’agghiacciante testimonianza di padre Oliver O’Grady: "Se fosse stato un ragazzino grasso o più alto, non l’avrei scelto. Preferivo i ragazzini di corporatura esile". Il sacerdote irlandese ha confessato di aver violentato 30 bambini e bambine nell’arco di vent’anni, e di aver sodomizzato lo stesso bambino 100 volte. Il documento video ha raccontato di 100 bambini e bambine abusate da 26 sacerdoti che il giornalista della Bbc sostiene essere stati coperti dal Vaticano, dalla Chiesa di Roma e dall’allora cardinale Ratzinger, a capo della Congregazione della Dottrina della Fede.
Dall’Irlanda, il reportage si trasferisce a Boston, poi in Brasile. Il risultato è sempre lo stesso. La tesi sostenuta dalla Bbc è una sola: la Chiesa si limita a spostare i preti da un luogo all’altro ma gli abusi si ripetono. "Giravo la testa, chiudevo gli occhi e cercando di pensare ad altro aspettavo che finisse", racconta un ragazzo violentato per anni da un religioso.
"Provo un profondo senso di tristezza per quelle vittime innocenti e per le persone che non dovevano diventare preti e che hanno ricevuto poco rispetto a quello di cui si sono macchiati. Anche la Chiesa è vittima". Al termine del filmato, monsignor Rino Fisichella, rettore della Pontificia Università Lateranense, si è detto molto turbato. "Ma chiunque sa, denunci questi fatti, purchè ovviamente siano veri. La pedofilia è tra i crimini più orribili e tremendi, e non può esserci omertà alcuna, non può esserci ignavia, nessuna forma che possa far pensare a nascondimenti. Può essere successo che un vescovo abbia preferito fare il processo canonico che non avviare quello civile. Ma nulla vieta a chi subisce la violenza ad andare dal magistrato".
Sul segreto imposto dalla Santa Sede in fatto di casi di pedofilia in cui sono coinvolti sacerdoti, monsignor Fisichella è stato altrettanto chiaro: "Questa cosa del segreto è un grande fraintendimento, una tempesta in un bicchier d’acqua di fraintendimenti". Il segreto in questione è l’Istruzione del 1962 Crimen sollicitationis, emanata dal Sant’Uffizio poi Congregazione per la dottrina della Fede. Monsignor Fisichella ha spiegato che si tratta di una Istruzione sul modo in cui procedere in un processo, dunque "si parla in realtà del segreto processuale, ed equivale al silenzio che il magistrato chiede quando è in atto un’inchiesta". Né più né meno.
Il filmato è stato quindi messo in onda, ma ieri sera, fino all’ultimo istante, il Polo ha provato a bloccare la scaletta della trasmissione. In un Consiglio di amministrazione di fuoco, soprattutto Marco Staderini (area Casini) si è battuto per affondare Annozero. Se il tentativo è rientrato è stato merito dei consiglieri dell’Unione e del presidente Petruccioli, che si sono imposti. Sandro Curzi, addirittura, se n’è andato in anticipo per non assistere - ha spiegato poi - "a un atto di censura preventiva che non si era mai visto in Rai".
* la Repubblica, 31 maggio 2007