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A DIFESA DEL "PATRIARCATO" (dell’ordine simbolico di "Mammona", di "mammasantissima" ... e del figlio-padrino)!!! Una storia di lunghissima durata ...

"Maria", "Giuseppe", l’albero genealogico di "Gesù", il problema del doppio cognome e la Costituzione. Marcello Pera scivola sulle parole, taglia le radici, e mette a nudo tutto l’armamentario politico e teo-logico del movimento "Family Day" contro i "Dico". Una nota di Chiara Saraceno - a cura di Federico La Sala

IL FIGLIO DELL’AMORE ("CHARITAS") DI GIUSEPPE E DI MARIA!!! NON IL FIGLIO DEL "DIO" ("CARITAS") DELLA CHIESA AF-FARAONICA E COSTANTINIANA !!!
lunedì 4 giugno 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Nomi e simboli possono avere, e spesso hanno, conseguenze sostanziali anche non intenzionali e la legge del doppio cognome, dopo quella, tentata, dei Dico, potrebbe diventare proprio il primo passo per toccare la sostanza della famiglia. Il secondo passo consisterebbe nel dire che i diritti della famiglia sono solo quelli dei suoi membri. Il terzo e ultimo passo sarebbe che la famiglia non esiste, ma esiste solo l’unione. «Rossi e Bianchi, sposi» come «Rossi & Bianchi, mercerie, (...)

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> "Maria", "Giuseppe", l’albero genealogico di "Gesù" --- Natale non è un favola per bambini". Oggi, come ai tempi di Gesù, il Natale non è una favola per bambini, ma la risposta di Dio al dramma dell’umanità in cerca della vera pace». Lo ha affermato Benedetto XVI all’Angelus.

domenica 20 dicembre 2009


-  IL MONITO DEL PONTEFICE
-  Benedetto XVI durante l’Angelus:
-  "Natale non è un favola per bambini"

-  «E’ la risposta di Dio al dramma
-  dell’umanità in cerca della pace»

CITTA’ DEL VATICANO «Oggi, come ai tempi di Gesù, il Natale non è una favola per bambini, ma la risposta di Dio al dramma dell’umanità in cerca della vera pace». Lo ha affermato Benedetto XVI all’Angelus sottolineando la storicità del racconto del Vangelo di Luca che narra come mai Gesù nacque a Betlemme: «Giuseppe, lo sposo di Maria, essendo della "casa di Davide", dovette recarsi in quella cittadina per il censimento, e proprio in quei giorni Maria diede alla luce Gesù». «Mille anni prima di Cristo - ha ricordato rivolto ai circa 40 mila presenti in piazza San Pietro - Betlemme aveva dato i natali al grande re Davide, che le Scritture concordano nel presentare come antenato del Messia».

Il Papa ha poi citato la profezia di Michea che accenna proprio ad una misteriosa nascita: «Dio li metterà in potere altrui fino a quando partorirà colei che deve partorire; e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli d’Israele». «C’è dunque - ha osservato - un disegno divino che comprende e spiega i tempi e i luoghi della venuta del Figlio di Dio nel mondo».

Michea su Gesù Bambino: dice poi che «Egli stesso sarà la pace!». «A noi - ha spiegato Ratzinger - spetta aprire, spalancare le porte per accoglierlo. Impariamo da Maria e Giuseppe: mettiamoci con fede al servizio del disegno di Dio. È un disegno di pace, come annuncia ancora il profeta parlando del Messia che si leverà e pascerà con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signore, suo Dio. Abiteranno sicuri, perchè egli allora sarà grande fino agli estremi confini della terra». «Anche se non lo comprendiamo pienamente - ha conmcluso il Pontefice - affidiamoci alla sua sapienza e bontà. Cerchiamo prima di tutto il Regno di Dio, e la Provvidenza ci aiuterà. Buon Natale a tutti!».

* La Stampa, 20/12/2009 (13:7)


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