Il mediatore di Emergency ha lasciato il carcere di Kabul Ad attenderlo Gino Strada. "Sono vivo, sto bene" Hanefi ่ libero dopo 3 mesi "Thank you italian people"
L’abbraccio fra Rahmatullah Hanefi e Gino Strada ROMA - Rahamatullah Hanefi ่ definitivamente libero. Lo riferisce il sito di Peacereporter, legato a Emergency. Il manager dell’ospedale dell’associazione umanitaria a Lashkargah, tenuto prigioniero per tre mesi dai servizi di sicurezza afghani, ha lasciato alle 16 di oggi - le 13.30 italiane - il carcere Investigation Department 17 a Kabul. Occhi stanchissimi, barba corta, abito tradizionale bianco. Ad attenderlo, Gino Strada, che lo ha accolto su una macchina di Emergency. Poi hanno raggiunto insieme la casa dove abitano gli internazionali di Emergency.
"Sono vivo", ha detto in pashtu a Gino Strada, "sto bene", ha aggiunto in italiano. E al telefono con la presidentessa dell’associazione, Teresa Strada, ha esclamato: "Thank you italian people", grazie Italia.
"Questa ่ una bellissima giornata, una giornata di festa, non solo per Rahmat ed Emergency, ma anche, credo, per moltissimi afghani e moltissimi italiani", ha commentato Gino Strada. Dalle case dello staff internazionale di Emergency, addobbate con rose di plastica rossa per il ritorno, Hanefi telefona alla moglie, mentre i colleghi lo festeggiano con t่ verde, uvette e mandorle tostate.
Il collaboratore di Emergency era stato arrestato il 20 marzo scorso, il giorno dopo la liberazione del giornalista Daniele Mastrogiacomo. I servizi segreti afghani sembravano infatti avere dubbi sul collaboratore di Gino Strada, che aveva ricoperto il ruolo di mediatore durante il sequestro.
Dal 20 marzo, tre mesi di carcere senza che dai vertici afghani arrivassero chiarimenti, mentre la salute di Hanefi peggiorava. Tre giorni fa, sabato scorso, l’annuncio del proscioglimento dalle accuse, salutato con grande soddisfazione anche dal direttore di Repubblica Ezio Mauro e da Daniele Mastrogiacomo.
Per chiedere la liberazione del mediatore di Emergency, manifestazioni e mobilitazioni sono state organizzate dall’associazione umanitaria, mentre Repubblica.it ha raccolto 32mila firme con l’iniziativa "Apriamo alla pace".
* la Repubblica, 19 giugno 2007