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> CALABRIA E NON SOLO. Operazione «Why Not» --- Giro di vite sull’inchiesta Why Not, indagini chiuse: avviso per Loiero, archiviazione per Prodi.

mercoledì 17 dicembre 2008

Why Not: chiusa indagine, verso archiviazione per Prodi *

CATANZARO - La Procura generale di Catanzaro ha chiuso l’inchiesta Why Not e, secondo quanto si è appreso, é orientata a chiedere l’archiviazione della posizione dell’ex premier Romano Prodi. La Procura generale ha anche depositato l’avviso di conclusione indagini per 106 persone coinvolte nell’inchiesta. L’avviso non è stato emesso nei confronti di Prodi.

L’avviso di conclusione dell’inchiesta Why not è stato emesso dalla Procura generale di Catanzaro nei confronti, tra gli altri, del presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, dell’ex presidente, Giuseppe Chiaravalloti, di assessori ed ex assessori regionali, consiglieri, del sindaco di Cosenza Salvatore Perugini, di politici e funzionari regionali. Tra i destinatari dell’avviso figura anche il deputato Giovanni Dima, del Pdl, ex consigliere regionale calabrese di An.

Ansa» 2008-12-17 14:40



Oltre cento persone hanno ricevuto l’avviso

Inchiesta ’Why not’, chiuse le indagini: verso l’archiviazione per Prodi

Nessuna comunicazione è arrivata all’ex premier che era stato coinvolto nell’inchiesta per il suo ruolo di presidente della Commissione europea. La maxi inchiesta che aveva coinvolto numerosi esponenti politici era stata avviata dall’ex sostituto procuratore di Catanzaro Luigi De Magistris

ultimo aggiornamento: 17 dicembre, ore 16:14

Cosenza, 17 dic. - (Adnkronos/Ign) - La Procura generale di Catanzaro ha chiuso l’indagine Why not. Oltre cento persone hanno ricevuto l’avviso di conclusioni indagini mente nessuna comunicazione è arrivata all’ex premier Romano Prodi che era stato coinvolto nell’inchiesta per il suo ruolo di presidente della Commissione europea. Per il Professore si dovrebbe dunque profilare una richiesta di archiviazione.

La maxi inchiesta era stata avviata dall’ex sostituto procuratore di Catanzaro Luigi De Magistris (nella foto) e aveva coinvolto numerosi esponenti politici.

L’indagine ha riguardato diversi filoni, da quello legato ai dipendenti della società di lavoro interinale ’’Why not’’ (da cui prende nome l’inchiesta), legata alla Compagnia delle Opere all’epoca dei fatti guidata in Calabria dall’imprenditore di Lamezia Terme Antonio Saladino, a quello relativo alla gestione dei depuratori che inizialmente era nell’inchiesta denominata ’’Poseidon’’


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