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> CALABRIA E NON SOLO. Operazione «Why Not»: 19 persone indagate. --- Dal Pg della Cassazione nuova accusa a De Magistris. Il magistrato non ci sta: "Accuse senza fondamento".

sabato 8 dicembre 2007


-  Nuovo procedimento disciplinare contro il pm. "Ha violato la legge
-  ha utilizzato intercettazioni di Mastella senza autorizzazione del Senato"

-  Dal Pg della Cassazione
-  nuova accusa a De Magistris

Il magistrato non ci sta: "Accuse senza fondamento". Il ministro: "A rischio le mie libertà"

ROMA - Nuova azione disciplinare nei confronti del sostituto procuratore di Catanzaro, Luigi De Magistris. E nuova esternazione del Guardasigilli Clemente Mastella.

Il Pg della Cassazione - con un atto datato 6 dicembre, inviato al Csm - lo ha ’incolpato’ per aver acquisito e utilizzato i tabulati delle conversazioni telefoniche del ministro della Giustizia senza la preventiva richiesta di autorizzazione alla Camera di appartenenza, così come previsto dalla legge ’Boato’ del 2003. "Accusa destituita di fondamento", ribatte il magistrato.

Nell’atto di incolpazione del Pg della Cassazione Mario Delli Priscoli, si afferma che De Magistris ha commesso "violazione di legge con grave ed inescusabile negligenza" per non aver richiesto preventivamente alla ’Camera’ di appartenenza, così come previsto dalla legge ’Boato’, per l’acquisizione dei tabulati telefonici relative ad una utenza intestata a Mastella.

Il decreto di acquisizione dei tabulati, firmato da De Magistris, risale al 20 aprile scorso "nonostante - afferma il Pg della Cassazione - dagli atti risultasse che l’utenza era intestata al senatore Clemente Mastella". L’illecito commesso da De Magistris sarebbe stato accertato lo scorso 20 novembre dalla Procura di Roma su richiesta della Procura generale.

Alla sezione disciplinare del Csm, dunque, è così arrivato un altro atto di incolpazione nei confronti di De Magistris, dopo quello già trasmesso lo scorso 21 settembre dal ministro della Giustizia, che, assieme al Pg della Cassazione è titolare dell’azione disciplinare.

Ma il pm di Catanzaro non ci sta. "Ancora una volta - dichiara all’agenzia AGI - apprendo a mezzo stampa, come sempre del resto, delle contestazioni disciplinari a me personalmente mai notificate. Da quello che i mass media mi riferiscono, si tratta di contestazione assolutamente priva di fondamento, come del resto tutte le altre".

"Conosco bene - aggiunge De Magistris - le leggi della Repubblica e non ho mai acquisito, nè consapevolmente nè per negligenza, utenze che sapevo essere intestate a parlamentari. Non posso non rilevare che come si avvicina il ’giorno del giudizio’ si cerca di rimpinguare a mezzo stampa le accuse - evidentemente inconsistenti - che pendono su di me".

"Vado avanti - dice - con ancora maggiore determinazione, se possibile, consapevole che la magistratura ordinaria, alla quale mi sono rivolto, saprà ricostruire tutto quello che è accaduto e che sta accadendo. Attendo sereno e con la coscienza trasparente, le decisioni del Csm".

"Mi sono ripromesso di non commentare - ha detto all’Ansa il ministro Mstella -. Ma se è così, mi rendo conto che sono a rischio la mia libertà personale e le mie prerogative costituzionali come rappresentante del Parlamento".

* la Repubblica, 8 dicembre 2007.


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