La Voce deve promuovere un incontro fra cittadini e giunta? A che titolo? A qual pro? Smettiamola, ti prego, coi modelli americani. La giunta di Nicoletti ha tante cose da spiegare pubblicamente. Si faccia carico per conto proprio di incontrare il popolo: ci spieghi che cosa è avvenuto alla casa di riposo, che cosa sta succedendo all’ospedale, che cosa avviene da un quarto di secolo all’ufficio tecnico, che cosa accade cogli operai dell’ex Fondo sollievo e come farà ad approvare il prossimo bilancio, giusto per fare un esempio.
Ci dicano giunte e sindaco le ragioni per cui dentro il municipio se ne fottono altamente delle istanze scritte e non danno loro alcun peso, quasi che fossero su carta igienica. Confermando, dunque, che il difensore civico sarebbe una iattura per il palazzo.
Riguardo alla Consulta, caro Giuseppe, chi ne ha seguito la vicenda da fuori ha sempre pensato che potesse essere uno strumento, se concepito bene, perché gli emigrati avessero voce. Io penso, come Tiano, Militerno, Vattimo e molti altri, che la società si costruisca dal basso, a partire dalla strada, per intenderci.
E mi pare che, nel suo piccolo, la giunta di Nicoletti non faccia che replicare il disgraziato atteggiamento con cui il legislatore nazionale (della maggioranza di allora, di centro-destra) ha risolto l’attuale legge elettorale, fatta solo per i partiti.
Cari saluti.
Emiliano Morrone