La Consulta degli emigrati è bella e pronta. Il sindaco Nicoletti, il presidente del consiglio comunale Caputi e della commissione apposita Pagliaro esprimono gioia e soddisfazione. A loro, e a nessun altro, si deve il merito, sacrosanto, d’aver confezionato un organo rappresentativo dei partiti di maggioranza, che c’entra nulla col genitivo del nome.
Diciannove membri in tutto, di cui otto scelti per conto degli emigrati. Il resto sono, come nell’Italia di cellulite raccontata da Gian (...)

In merito all’incontro sarebbe utilie per tirare le somme visto che pubblicamente nessuno dei politici pare abbia la voglia di spiegare alcunché. In merito alla rappresentanza degli emigrati secondo me si stanno commettndo gli stessi errori di qualche anno addietro quando dall’estero i nostri padri mandavano soldi al paese per le costruzioni, ovviamente, in loco molti ne approfittavano infischiandosi altamente del territorio .. nessun piano regolatore e nessuna prospettiva di sviluppo solo case su case fatte anche male. Di quelle scelte ancora paghiamo (e continueremo a pagare in eterno) le conseguenze. Tornando al presente credo che tutti abbiano apprezzato il gesto dei nostri emigrati con la donazione di alcune apparecchiature mediche, quello che però mi chiedo è se in paese ci sia stato l’impegno per la messa in funzione di tali apparecchiature? Qualcuno ha speso del tempo per pianificare il rilancio dell’ospedale mentre gli americani raccoglievano i fondi? Io credo proprio di no e allora ben vengano le iniziative degli emigrati purché siano mirate e vadano a contribuire allo sviluppo, per fare questo ci sono molte strade non solo le consulte, la cosa importante però che da questa parte ci siano persone ONESTE capaci di ascoltare e pianificare come si deve altrimenti succederà quello che è avvenuto tempo addietro.. solo risorse sprecate!