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Pianeta Terra. ITALIA 2007....

IL GRANDE CALDO: SOGLIA 46 GRADI. DIFFICILE SITUAZIONE IN SICILIA, PUGLIA E CALABRIA - a cura di pfls

martedì 26 giugno 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] prima in graduatoria la Sicilia. Le fiamme in serata sono ancora alte sull’autostrada Palermo-Trapani, nei pressi di Cinisi, vicino alla sala banchetti Villa Paradiso e alcune abitazioni vicine. Continua a distruggere la vegetazione anche l’altro rogo scoppiato a Termini Imerese (Palermo) sul monte San Calogero. Nel Palermitano stanno divampando altri tre incendi a Giuliana, a Santa Cristina Gela a Gratteri e a Cefalù. Seguono per fiamme Puglia e Calabria anche se i Vigili del Fuoco (...)

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martedì 26 giugno 2007


-  Molti roghi divampano ancora nel Meridione, il Sud soffocato dall’afa
-  I meteorologi annunciano un lieve miglioramento nelle prossime 24 ore

-  Sicilia, black out a rotazione
-  Consumi elettrici ai massimi 2007

Case minacciate dalle fiamme nel capoluogo siciliano

PALERMO - Continua a bruciare l’Italia del Sud. E visti gli altissimi consumi elettrici Terna ha dato disposizioni ad Enel di procedere a interruzioni di elettricità a rotazione in Sicilia a partire dalle 15:30.

Il sud brucia. Molti incendi divampano nelle regioni meridionali. In Sicilia, alle spalle di Palermo, le fiamme minacciano alcune case a Piano dell’Occhio: la gente è fuggita spaventata. Arrestati due cugini, operai stagionali della Forestale, sorpresi mentre appiccavano il fuoco in un terreno agricolo a Capaci. "Bruciano gli alberi per poi ripiantarli", dice il procuratore di Palermo. "Aprirò un’inchiesta". Incendi anche in Calabria e Molise. A Vernole, in provincia di Lecce, 30 ettari dell’oasi naturale Le Cesine sono andati distrutti dagli incendi. Mobilitati i Canadair e gli elicotteri della Protezione civile. Ieri la Forestale ha ricevuto quasi 1.500 richieste di soccorso per incendi: e non sono state contate le telefonate provenienti dalla Sardegna e dalla Sicilia.

Black out a Palermo, ferma la Fiat di Termini Imerese. Il massiccio uso di condizioni d’aria provoca black out in città. L’erogazione dell’energia elettrica in varie zone di Palermo resta ancora a singhiozzo. Fuori uso dodici trasformatori in città; guasti numerosi cavi elettrici. Colpite cinquemila utenze. Traffico in tilt per i semafori spenti. A rischio tonnellate di alimenti custoditi in frigoriferi fermati dai black out. Per precauzione, nel pomeriggio di ieri, la direzione sanitaria dell’ospedale di Villa Sofia ha sospeso gli interventi chirurgici. L’Enel ha lanciato un appello agli utenti affinché limitino i consumi di energia. Per il troppo caldo e il fumo degli incendi, ancora fermi gli operai della Fiat di Termini Imerese. La direzione dell’azienda ha deciso di sospendere la produzione fino alle 22, e mettere in cassa integrazione i lavoratori. Nel petrolchimico di Priolo e di Gela, le aziende hanno messo in libertà i lavoratori garantendo la cassa integrazione per calamità naturale. Le fiamme minacciano anche la linea ferroviaria nei pressi di Termini Imerese. Lambita dall’incendio, la centrale elettrica San Calogero, una delle più grandi dell’isola, è stata spenta per alcune ore. Il prefetto Giosuè Marino ha istituito un’unità di crisi per l’emergenza incendi. Nella notte, black out di cinque ore anche in diversi rioni di Agrigento.

Il meteo: "Da domani meno caldo". Il caldo non accenna a diminuire. Ieri pomeriggio gli osservatori meteorologici dell’Aeronautica Militare hanno misurato 45 gradi a Bari, 46 a Catania, 43 a Lecce, valori prossimi ai massimi storici assoluti registrati in oltre 50 anni in queste località. Stamane a Palermo la colonnina di mercurio ha raggiunto punte di 42-43 gradi. Cauto ottimismo viene espresso dai meteorologi che annunciano: "Da domani andrà un po’ meglio. Farà ancora caldo, ma la temperatura dovrebbe scendere di qualche grado". La causa di tanta calura è l’alta pressione che indirizza aria arroventata dal Nord Africa verso l’Italia, la Grecia e la Turchia. Si sta decisamente meglio al Nord-Ovest, dove le correnti atlantiche trasportano aria più fresca: ieri i termometri di Torino misuravano "solo" 30 gradi.

A Roma massima allerta. Oggi, invece, il termometro non accennerà a scendere. Ieri a Roma le temperature hanno sfiorato livelli record, tra i più alti degli ultimi 220 anni: 35,6 gradi la massima e 25,2 la minima. Oggi la colonnina di mercurio potrebbe salire ancora. Comune e Ausl prevedono per tutta la giornata il livello tre, ovvero quello di massima allerta per anziani, bambini e altre categorie arischio, cardiopatici e asmatici.

Il governo: "Studiare i mutamenti climatici". "Simili ondate di calore provocano fino a due morti in più al giorno", sostiene Roberto Bertolini, direttore del programma speciale salute e ambiente Oms Europa. "Il rischio è serio e ignorarlo sarebbe irresponsabile", afferma il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. "Per questo abbiamo organizzato, il 12 e 13 settembre a Roma, una conferenza nazionale che produrrà un piano sull’adattamento ai mutamenti climatici. Oggi le misure preventive sono indietro rispetto alla necessità", ammette il ministro. "Ho proposto alla collega Livia Turco un tavolo tecnico su ambiente e salute per studiare i pericoli evidenziati dal rapporto Oms-Apat".

Consumi elettrici alle stelle. Volano i consumi elettrici, spinti dall’afa di questi giorni e dal massiccio uso dei condizionatori e dei refrigeratori. E ritoccano oggi il valore massimo del 2007, sfiorando intorno a mezzogiorno i 55.000 MW di richiesta e incalzando così il massimo storico di tutti i tempi, toccato proprio un anno fa (esattamente il 27 giugno 2006) con una domanda di 55.600 MW.

* la Repubblica, 26 giugno 2007


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