Inviare un messaggio

In risposta a:
Tra egoismi, narcisismi e cecità ....

DPEF 2008-2011. UNA NAVIGAZIONE A VISTA. Un duro giudizio di Mario Deaglio. Le forze politiche non conoscono più il Paese e il Paese non conosce più se stesso - a cura di pfls

domenica 1 luglio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Nella migliore delle ipotesi, questo Dpef lascia invariato il quadro globale della finanza pubblica e dell’economia italiana. Non viene affrontato il problema principale della finanza pubblica italiana che è quello di ridurre la spesa, a cominciare dalle pensioni, e questo perché la spesa pubblica non può essere ridotta senza una riorganizzazione dell’amministrazione pubblica che è politicamente molto scomoda. Non si avverte, alle sue spalle, alcun grande disegno di cambiamento, (...)

In risposta a:

> DPEF 2008-2011. UNA NAVIGAZIONE A VISTA. Un duro giudizio di Mario Deaglio. Le forze politiche non conoscono più il Paese e il Paese non conosce più se stesso - a cura di pfls

martedì 10 luglio 2007


-  I numeri del Dpef illustrati alla riunione Ecofin dei ministri economici dei 27
-  Pensioni e spesa pubblica sono le principali preoccupazioni europee

Dpef, Padoa-Schioppa a Bruxelles: "Ue comprensiva e preoccupata"

-  Il ministro: "Non ci sarà manovra bis ma copertura di spese"
-  Il Commissario Ue Joaquin Almunia parla di "anomalie italiane"
*

BRUXELLES - "Comprensione e preoccupazione": questi i sentimenti che, secondo il ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa, l’Europa nutre oggi nei confronti dell’Italia alla luce dei numeri contenuti nel Dpef che lo stesso ministro ha illustrato ai suoi colleghi europei oggi.

Il ministro ha detto di condividere le preoccupazioni di Bruxelles per quanto riguarda le ulteriori spese indicate nel Documento di programmazione economica e finanziaria per le quali al momento non è stata ancora indicata la necessaria copertura. Ha poi spiegato che le altre fonti dei timori espressi dai colleghi europei risiedono nel sistema pensionistico e nel fatto che non tutto il miglioramento strutturale aggiuntivo dovuto alla maggiore crescita venga destinato al miglioramento dei conti pubblici. Spesa pubblica e pensioni, quindi, le due preoccupazioni principali della Ue.

D’altro canto il ministro ha anche ricordato che i colleghi europei hanno riconosciuto che il Dpef è in linea con le indicazioni da lui stesso fornite lo scorso aprile a Berlino in occasione della riunione informale dei ministri delle Finanze Ue.

Le preoccupazioni di Bruxelles - Tre le preoccupazioni dell’Ecofin sui conti italiani. La prima riguarda l’utilizzo dell’extragettito: "Il fatto che -ha detto Padoa Schioppa - un’economia come la nostra non faccia affluire per intero al risanamento dei conti tutto il miglioramento aggiuntivo è uno dei timori sollevati durante la riunione". La seconda preoccupazione, ha aggiunto, riguarda "possibili spese ulteriori rispetto al tendenziale" menzionate nel Dpef. Su questo aspetto Bruxelles "è molto preoccupata" ha spiegato il titolare del Tesoro, riferendo che l’Ue solleva degli interrogativi su "come verranno finanziate queste spese e se andranno a peggiorare il disavanzo". Secondo il ministro è chiaro che "o troviamo una copertura o non entrano in Finanziaria".

La terza preoccupazione riguarda il sistema pensionistico. Padoa Schioppa ha spiegato che l’obiettivo di un deficit al 2,5% nel 2007 e al 2,2% nel 2008, prefigurati nel Dpef "non è stato rimesso in discussioni da Almunia, ma è stato sottolineato che è meno ambizioso rispetto all’intesa di Berlino".

"No manovra bis ma copertura spese" - Padoa Schioppa cerca di tranquillizzare: "Per rispettare gli obiettivi di finanza pubblica contenuti nel Dpef non servono manovre correttive ma occorre trovare la copertura finanziaria per le spese aggiuntive che ancora non la hanno".

Almunia parla di "anomalie italiane" - E’ pesante il giudizio del Commissario Ue all’economia Joaquin Almunia sui conti e sulle scelte finanziarie ed economiche del governo italiano. "Le anomalie italiane in tema di pensioni vanno affrontate" è il richiamo che del Commissario Ue durante la discussione in Ecofin sul Dpef. Padoa Schioppa ha riferito che Almunia ha ddenunciato soprattutto "le differenze con gli altri Paesi europei per quanto riguarda l’età delle pensioni di anzianità e la differenza fra gli uomini e le donne. Sono queste le anomalie italiane che vanno affrontate".

* la Repubblica, 10 luglio 2007


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: