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Tra egoismi, narcisismi e cecità ....

DPEF 2008-2011. UNA NAVIGAZIONE A VISTA. Un duro giudizio di Mario Deaglio. Le forze politiche non conoscono più il Paese e il Paese non conosce più se stesso - a cura di pfls

domenica 1 luglio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Nella migliore delle ipotesi, questo Dpef lascia invariato il quadro globale della finanza pubblica e dell’economia italiana. Non viene affrontato il problema principale della finanza pubblica italiana che è quello di ridurre la spesa, a cominciare dalle pensioni, e questo perché la spesa pubblica non può essere ridotta senza una riorganizzazione dell’amministrazione pubblica che è politicamente molto scomoda. Non si avverte, alle sue spalle, alcun grande disegno di cambiamento, (...)

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> DPEF 2008-2011. UNA NAVIGAZIONE A VISTA. Un duro giudizio di Mario Deaglio. Le forze politiche non conoscono più il Paese e il Paese non conosce più se stesso - .... Finanziaria snella. Via agli sgravi sulla casa,

martedì 25 settembre 2007


-  Il ministro dell’Economia si presenta davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato
-  "Non ci sarà la manovra di correzione, restituiremo soldi ai cittadini"

-  Padoa-Schioppa: "Finanziaria snella
-  Via agli sgravi fiscali sulla casa"
*

ROMA - "Per la Finanziaria siamo ben lontani dalla completezza della predisposizione dei testi. Ci sono scelte di priorità politica che si compiono solo alla fine". Il ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa, in un’audizione alla Camera, prende tempo e si limita a parlare di una legge "snella nelle cifre e nelle norme". Si articolerà in 9 punti, rivela il ministro, "arresterà la crescita della pressione fiscale", "semplificherà il sistema delle imposte" e "inizierà a restituire le risorse ai contribuenti". Poi le cifre: "Se l’anno scorso la manovra è stata di 35 miliardi quest’anno sarà un terzo o un quarto di quella cifra" dice Padoa Schioppa. In pratica tra gli 8 e gli 12 miliardi. Ed ancora: "Ci sono 7 miliardi aggiuntivi, composti di maggiori entrate e di minori spese. Queste risorse rappresentano un sovrappiu’ di cui possiamo disporre’’.

Infine un annuncio atteso: "Ci saranno riduzioni fiscali sulla casa". Il titolare dell’Economia, invece, nega la necessità di una manovra di correzione ai fini del rapporto deficit/pil: "Faremo meglio degli impegni presi in sede europea, si tratta di un risultato straordinario".

Le cifre. Sale lievemente la stima sul debito per il 2008. Il prossimo anno il debito sarà al 103,5% del pil, contro il 103,2% previsto nel dpef di luglio. Per il 2007 si conferma la previsione di 105,1%. Negli anni a seguire proseguirà la riduzione del debito che nel 2009 è previsto attestarsi al 101,5% e nel 2010 scendere sotto la soglia del 100% del pil (esattamente al 99,4%, per ridursi ancora nel 2011 al 96,9%). Per quanto riguarda il rapporto deficit/pil, Padoa-Schioppa conferma i dati del dpef: 2,5% per l’anno in corso e 2,2% per il 2008. L’azzeramento del disavanzo si conferma nel 2011.

Pil. "Le stime del Pil per il 2007 e il 2008 erano rispettivamente al 2% e all’1,9%. Può darsi che quest’anno si resti sotto al 2% e sappiamo già che il Fmi per il 2008 si orienta sull’1,6% e Confindustria sull’1,3%. La nostra previsione sarà probabilmente intermedia fra queste due" spiega Padoa-Schioppa.

Crisi mutui. Il ministro ostenta tranquillità e non prevede ricadute significative sulla nostra economia. "Un impatto diretto della crisi dei mutui americani sul’economia italiana è molto improbabile, se non forse da escludere, anche se sono probabili effetti indiretti per la riduzione della crescita usa e del resto d’europa dove la crisi colpisce".

Welfare. Il protocollo sul welfare finirà in un collegato alla finanziaria. Un’ipotesi già circolata che il ministro conferma. Insieme al ddl finanziaria per il 2008 sarà varato un collegato su lavoro e previdenza e un decreto legge che agirà sui conti 2007 ed eventualmente altri collegati".

Avanzo primario. L’avanzo primario nel 2008 si attesterà a quota 2,6%, annuncia Padoa-Schioppa. Ricordando che nel 2007 l’avanzo primario è stimato al 2,4% del Pil.

Emendamenti. Per la legge finanziaria di quest’anno ’’il governo si impegnera’ a seguire una pratica diversa per cui gli emendamenti saranno presentati in una volta sola’’. Padoa-Schioppa annuncia un nuovo corso per eviare che si ripeta quello accaduto lo scorso anno quando "il governo stesso ha complicato la vita con la presentazione di emendamenti a ondate abbondanti e successive’’.

Evasione fiscale e spese dei ministeri. Rilancia la lotta all’evasione e "bacchetta" i ministeri. Per Padoa Schioppa bisogna "stabilizzare e ridurre la pressione fiscale". Per far questo bisogna, fra l’altro, "estirpare il fenomeno dell’evasione" dice il titolare dell’Economia. Che non perde occasione per sottolineare com i vari ministeri abbiano presentato all’Economia richieste di spesa complessiva di 20 miliardi a fronte di compensazioni per solo 5 miliardi. ’’Per ogni euro compensato - dice il ministro - ce ne sono 4 di richieste nuove. La percezione dei vincoli di bilancio non e’ alto nelle nostre amministrazioni’’.

La lite con Tremonti. Battibecco tra il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa e l’ex ministro Giulio Tremonti. Durante l’audizione Tremonti ha attaccato l’operato del governo: "Il vostro comportamento è assolutamente irresponsabile, se non infantile".Poi Tremonti ha dovuto lasciare la riunione per andare a presiedere la seduta in aula. Così quando il ministro Padoa-Schioppa ha potuto replicare ha detto: "A Tremonti non rispondo; non penso sia interessato ad ascoltarmi". Replica di Tremonti: "Per il governo sembrano buone tutte le scuse per non rispondere".

* la Repubblica, 25 settembre 2007.


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