Inviare un messaggio

In risposta a:
Eu-ropa ed eu-angelo ....

IL LATINO, IL "FUTURO LATINO", LA MESSA IN LATINO e il "MOTU PROPRIO" DEL PAPA DELLA CHIESA CATTOLICO-ROMANA. Una lezione sul "latinorum" del prof. Raffaele Simone - a cura di Federico La Sala

lunedì 9 luglio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Il fatto è che le religioni amano
associarsi a lingue presunte
“originarie” e dotate di un flavor
esoterico e iniziatico,
anche se nessuno le capisce: anzi
esattamente per quello. Così
assicurano la propria autenticità
e continuità rispetto agli inizi:
allora le formule rituali possono
trasformarsi tranquillamente
in mantra, in “Donne Bisodie”
e in “sicuterat”. Non importa
che si capisca, quel che
conta è che ci si distingua dagli
altri.
La chiave (...)

In risposta a:

> IL LATINO, IL "FUTURO LATINO", e il "MOTU PROPRIO" DEL PAPA DELLA CHIESA CATTOLICO-ROMANA. .... e i "falsari" della Bibbia.

domenica 21 ottobre 2007

LIBRI

esegesi

Geovisti «falsari» della Bibbia

di MAURIZIO SCHOEPFLIN (Avvenire, 20.10.2007)

Dei Testimoni di Geova - 250.000 in Italia, poco più di sei milioni nel mondo - colpisce in particolare la facilità con cui penetrano negli ambienti cristiani. Tale facilità, come nota padre Tarcisio Stramare nella presentazione del nuovo libro di Valerio Polidori, «è dovuta in gran parte al massiccio utilizzo degli strumenti cristiani - Bibbia e vocabolario - di cui essi si servono in modo equivoco come propri, creando nelle persone non preparate quella confusione che fa di ogni erba un fascio». Dunque, il primo impegno di chiunque voglia confrontarsi con i geovisti consiste nello smascherare la tendenziosità della traduzione del testo biblico di cui si essi si servono. E Polidori fa proprio questo: non a caso il suo lavoro si conclude con un indice dei principali brani biblici citati in modo alterato dalla «Traduzione del Nuovo Mondo» (il testo che i Testimoni di Geova pongono a fondamento delle loro interpretazioni), brani peraltro presi direttamente in considerazione nelle dense pagine del volume, ove vengono sviluppate analisi e comparazioni molto precise che indicano gli errori che stanno alla base della lettura geovista della Sacra Scrittura. Tali errori - sostiene Polidori - assumono una particolare gravità nell’ambito, ovviamente decisivo, della cristologia. I Testimoni di Geova, per esempio, affermano che Cristo non è coeterno al Padre e lo considerano la prima delle sue creature. Per suffragare questa dottrina, essi leggono l’inizio del Vangelo di San Giovanni nel modo seguente: «In principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era un dio». Come è facile osservare, tale traduzione del testo giovanneo è frutto di un evidente travisamento, e Polidori è bravo nel mostrare con dovizia di particolari e mediante dotti approfondimenti linguistici in quale modo si sia concretizzata una simile erronea interpretazione. Particolarmente interessante è la parte del libro dedicata all’escatologia geovista, al centro della quale sta la negazione dell’immortalità dell’anima, sostenuta a partire dalla convinzione che il concetto di anima immortale sia totalmente extrabiblico, frutto di contaminazioni greche che influenzarono il pensiero giudaico. Altre fini puntualizzazioni sono riservate alla questione del significato che i Testimoni di Geova attribuiscono al termine parousia. Il primo capitolo del libro, in cui viene ricostruita la storia del geovismo, risulta utilissimo per comprendere il contesto nel quale si è realizzata la falsificazione della Bibbia, che Polidori contesta con nitida sicurezza.

-  Valerio Polidori
-  I TESTIMONI DI GEOVA E LA FALSIFICAZIONE DELLA BIBBIA
-  Edb. Pagine 164. Euro 14,00.


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: