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Per la difesa della Costituzione!!! Urgente e necessario un profondo ri-orientamento culturale e pedagogico!!!

ITALIA. COME E’ TRISTE VENEZIA!!! "VENICE GAYS": RASSEGNA CINEMARTE. Il Comune di Marghera propone il cinema Aurora, ma la parrocchia (e la curia) risponde un secco “No”. Sull’accaduto, un comunicato stampa del Vescovo Mons. Giovanni Climaco MAPELLI, presidente del Centro Studi Teologici di Milano - a cura di pfls

domenica 15 luglio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] La situazione italiana delle Sale cinematografiche in mano alle Parrocchie, è una delle tante che mette in evidenza uno strapotere del clero insopportabile, che ha fatto credere di essere una specie di "servizio pubblico" e per questa ragione ha usufruito di finanziamenti pubblici e di agevolazioni e tutta una serie di leggi ad hoc, mentre in realtà era una entità confessionale (ideologica) privata in tutti i sensi, con una utenza pubblica, e che come tale poteva decidere (...)

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> VENEZIA. RASSEGNA CINEMARTE. Il Comune di Marghera propone il cinema Aurora, ma la parrocchia (e la curia) risponde un secco “No”. Sull’accaduto, un comunicato stampa del Vescovo Mons. Giovanni Climaco MAPELLI, presidente del Centro Studi Teologici di Milano - a cura di pfls

sabato 7 luglio 2007

VENEZIA. IL VESCOVO ORTODOSSO ATTACCA IL PARROCO

La difesa della rassegna «Venice Gays» vietata al cinema Aurora

di Michele Bugliari *

MARGHERA. Il vescovo Giovanni Climaco Mapelli della chiesa ortodossa attacca la chiesa cattolica, per aver negato il cinema parrocchiale Aurora al «Venice Gays», le tre giornate di cinema omosessuale organizzate da Municipalità e CinemArte, previste a settembre.

Il presidente del centro studi teologici di Milano della chiesa cattolica antica apostolica afferma: «Perché ostinarsi a chiedere asilo ai frati e alle strutture parrocchiali? Se vogliono restare nell’ignoranza ci restino», afferma il monsignore ortodosso. «La situazione italiana delle sale cinematografiche in mano alle parrocchie - continua Mapelli - è una delle tante che mette in evidenza uno strapotere del clero insopportabile, che ha fatto credere di essere una specie di servizio pubblico e per questa ragione ha usufruito di finanziamenti pubblici e di agevolazioni». «In presenza di una evidente discriminazione di cittadini - afferma il responsabile della chiesa ortodossa - l’unica cosa che possono fare adesso lo Stato e i Comuni è di sospendere i finanziamenti. I Frati Minori della Provincia Veneta e quelli titolari del Cinema Aurora di Marghera poi si ricordino, che quelle strutture non le hanno pagate loro bensì tutti i cristiani della Comunità cristiana cattolica, con i soldi di tanti operai cittadini e famiglie, che non vogliono discriminare le persone per il loro orientamento sessuale. Tra questi anche le famiglie con figli omosessuali».

(Michele Bugliari)

sabato 07 luglio 2007 , di La Nuova Venezia e Mestre


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