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DANTE E LA "MONARCHIA" DI AMORE. L’Arca dell’Alleanza, il Logos, e l’ordine di Melchisedech...

DANTE ALIGHIERI (1265-1321)!!! LA LINGUA D’AMORE: UNA NUOVA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO. CON MARX E FREUD. Una "ipotesi di rilettura della DIVINA COMMEDIA" di Federico La Sala (in un "quaderno" della Rivista "Il dialogo"), con prefazione di Riccardo Pozzo.

AL DI LÀ DELL’EDIPO E DEI VECCHI HEGEL HEIDEGGER HABERMAS E RATZINGER. Nel 200° anniversario della pubblicazione della "Fenomenologia dello Spirito" di Hegel (1807)
martedì 23 ottobre 2007 di Maria Paola Falchinelli
L’Arca dell’Alleanza del Logos e il codice di Melchisedech
La Fenomenologia dello Spirito... dei “Due Soli”. Ipotesi di rilettura della “Divina Commedia”.
di Federico La Sala
IL DIALOGO/Quaderni di teologia, Martedì, 24 luglio 2007

VIRGILIO A DANTE: "«[...]Dunque: che è? perché, perché restai?/perché tanta viltà nel core allette?/perché ardire e franchezza non hai?/poscia che tai tre donne benedette/curan di (...)

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> DANTE ALIGHIERI (1265-1321)!!! --- SECONDO "L’ORDINE DEL TEMPO" (ANASSIMANDRO - ROVELLI): CON DANTE (E GOETHE) ALLA RICERCA DEL "TEMPO PERDUTO" ("TEMPS PERDU"), E FUORI DAL "BUCO NERO".

mercoledì 27 novembre 2024

#STORIA E #LETTERATURA (#DANTE ALIGHIERI), #FISICA (#GALILEO #GALILEI), "#METAFISICA" (#EINSTEIN), E #COSMOLOGIA #QUANTISTICA:

CON DANTE (E GOETHE) ALLA RICERCA DEL "TEMPO PERDUTO" ("TEMPS PERDU"), E FUORI DAL "BUCO NERO".

      • Una nota in memoria di #Helmholtz e di #Proust, in omaggio di Carlo Rovelli...

"L’ORDINE DEL TEMPO" (ANASSIMANDRO). PUR VOLENDO ACCOGLIERE E CONDIVIDERE LA SEGUENTE MAGISTRALE RIFLESSIONE ESPRESSA da J.W. Goethe, in una lettera a Friedrich #Schiller, il 27 ottobre 1797 :

      • "La natura è l’infinita tela dell’universo, e noi, in essa, siamo solo piccole particelle, ma ogni particella è unica e significativa. L’uomo, quando si rivolge alla natura con spirito puro, scopre che essa gli parla in un linguaggio che è tanto misterioso quanto evidente. Ogni foglia, ogni fiore, ogni animale e ogni vento che soffia sono un segno di qualcosa che va oltre il nostro limitato percepire. Non possiamo fare a meno di vedere in ogni cosa la riflessione di un ordine superiore, un ordine che trascende la nostra comprensione, ma che ci guida costantemente verso una conoscenza sempre più profonda.";

FORSE, NON E’ MALE RIFLETTERE PRIMA SU UNA BELLA E ILLUMINANTE CHIARIFICAZIONE FILOLOGICA E CRITICA di #Ennio #Flaiano nella sua “Autobiografia del Blu di Prussia” Divina Commedia": "L’amor che muove il sole e le altre stelle. Ecco un verso di Dante che vede oltre il telescopio di Galilei”.

ALLA LUCE DELLE ULTIME RICERCHE E DELLE RECENTI SOLLECITAZIONI a cercare di realizzare "una conoscenza sempre più profonda" sia antropologica sia cosmologica sia teologica, forse, è bene riflettere sulla ipotesi di lettura che Carlo Rovelli fa dell’opera di Dante Alighieri, nel suo libro "Buchi bianchi", e, abbandonata una logica egolatrica e cosmoteandrica, capire finalmente che il "re dell’universo", il "signore" che regola il "grande gioco" del "cosmo" non è un "macroantropo" alla "uomo vitruviano" leonardesco, ma il "sator arepo" del famoso e sillogistico "quadrato magico", il #logos eracliteo del #principio, "l’amor che move il sole e le altre stelle" (#DanteAlighieri, Par. XXXIII, 145).

      • NOTA.

Federico La Sala


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