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Viaggi, salute ... e civiltà

CONTRO I PREGIUDIZI, UN’INIZIATIVA BELLA E FAVOLOSA!!! SULLE ORME DI MARCO POLO, DA VENEZIA A PECHINO. DALL’8 AGOSTO, IN TRENO, LA COMITIVA DEI MATTI E’ ARRIVATA A PECHINO. All’entrata in stazione, si canta "Fratelli d’Italia..." e ci si abbraccia. Viva l’Italia, Lunga vita alla Cina - a cura di pfs

venerdì 24 agosto 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Un progetto grande, per l’idea che gli sta dietro e per i suoi numeri: per partire sono stati raccolti dalle associazioni che compongono il variegato mondo di "Le parole ritrovate" e "Anpis" più di 700mila euro. Ogni viaggiatore "costa" infatti 3.600 euro: chi ha potuto ha pagato l’intera quota, gli altri hanno contributo con 500 o mille euro. Il resto è stato raccolto grazie a finanziamenti pubblici e privati e a molta fantasia: con cene, magliette e spille, cartoline che verranno (...)

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> CONTRO I PREGIUDIZI, UN’INZIATIVA BELLA E FAVOLOSA!!! SULLE ORME DI MARCO POLO. SI PARTE L’8 AGOSTO. UN VIAGGIO DA PAZZI, DA VENEZIA A PECHINO, IN TRENO - a cura di pfs

giovedì 9 agosto 2007

E’ PARTITO IL TRENO SPECIALE VENEZIA-PECHINO *

Pechino stiamo arrivando! E’ proprio un viaggio folle quello che è cominciato ieri sera dalla stazione di Mestre (Venezia). Il cielo plumbeo e qualche goccia di pioggia non hanno scoraggiato nessuno. Attraverso l’Europa dell’Est prima, la Russia e la Mongolia poi, il viaggio si concluderà il 28 agosto nella capitale cinese che il prossimo anno ospiterà i Giochi Olimpici.

L’inizio del viaggio e’ stato funestato dal ritrovamento di un cadavere accanto ai binari nei pressi di Latisana, ai confini tra Veneto e Friuli. Si tratta del corpo di un cittadino nordafricano. Sono in corso accertamenti per chiarire le circostanze della morte: non è stato infatti ancora appurato se l’extracomunitario sia stato investito dal treno speciale Venezia-Pechino al cui passaggio è stata trovato il corpo, o da un altro convoglio oppure ancora se il decesso sia stato provocato da altre cause.

I protagonisti di questo viaggio, che saliranno e scenderanno dai treni delle linee della ’Transiberiana’ e della ’Transmongoliana’, sono persone con disagi mentali. Con loro ci saranno i famigliari, i medici e i volontari che ogni giorno li tengono in cura. In tutto quasi 220 persone che dalle Alpi agli Urali, dal deserto dei Gobi alla Muraglia cinese attraverseranno insieme un percorso non solo geografico, ma umano. Un viaggio nell’anima.

L’obiettivo vale la sfida: gridare al mondo: ’Noi esistiamo’, ’Anche noi abbiamo diritto ad una vita normale’, ’Basta con i luoghi comuni’, ’Aprite i manicomi, anche in Oriente’. Al viaggio partecipano gruppi organizzati provenienti da 12 regioni italiane, dal nord al sud. L’iniziativa, ’Un treno speciale per Pechino’, è promossa dalle associazioni ’Le parole ritrovate’ e Anpis (Associazione nazionale polisportive per l’integrazione sociale) con il patrocinio del Ministero della Salute. Il primo convoglio è partito intorno alle 13 dalla stazione di Roma Termini diretto a Mestre. Qui era stato fissato il ’campo base’ e il check-in ferroviario per tutti i partecipanti.

La prima tappa del viaggio sarà Budapest. La giornata nella capitale ungherese sarà intensa. E’ prevista una visita al Centro psichiatrico comunitario, dove ad accogliere il gruppo di italiani ci sarà il presidente dell’Associazione psichiatrica ungherese, Attila Nemeth. Seguiranno altri incontri con rappresentanti del Ministero degli Affari Sociali e della Salute, dell’Ambasciata d’Italia a Budapest e delle organizzazioni per la tutela degli interessi quali il Pef (Pszichiatriai erdekvedelmi forum, Forum psichiatrico per la tutela degli interessi), e la Lelekharang egyesület (Associazione ’Campana dei morti’). Domani la comitiva riprenderà il viaggio con destinazione Mosca. Le altre tappe di avvicinamento a Pechino saranno Irkusk (Russia) e Ulan Bator (Russia-Mongolia).

"L’idea è nata per scherzo - racconta Renzo De Stafani, primario del dipartimento di salute mentale dell’ospedale di Trento, nonché ideatore dell’iniziativa -. L’anno scorso abbiamo attraversato l’Atlantico su una barca a vela fino ai Caraibi. Eravano in dieci tra pazienti e operatori. Ora andiamo a Est, via terra e siamo più di 200. Sarà una bella sfida, un’emozione tutta da vivere". Tutto il viaggio sarà raccontato anche attraverso un film-documentario, prodotto dal Ministero della Salute e da Rai Cinema, ma anche con un vero e proprio diario di bordo che verrà scritto e illustrato dai partecipanti.

* ANSA» 2007-08-09 10:15


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