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Per non dimenticare ....

HIROSHIMA COME STATO DEL MONDO. Il 6 agosto 1945, giorno di Hiroshima. Le "Tesi" e i "Comandamenti dell’era atomica". Due brevi testi di GUENTHER ANDERS - a cura di Federico La Sala

lunedì 6 agosto 2007 di Maria Paola Falchinelli
1. Guenther Anders: Tesi sull’eta’ atomica
2. Guenther Anders: Comandamenti dell’era atomica
3. Et coetera ***

1. GUENTHER ANDERS: TESI SULL’ETA’ ATOMICA
[Ancora una volta ripubblichiamo questo breve ma capitale testo di Guenther
Anders. Riprendiamo il testo dall’appendice all’edizione italiana del libro
di
Guenther Anders, Der Mann auf der Brueke. Tagebuch aus Hiroshima und
Nagasaki, apparso col titolo Essere o non essere, presso Einaudi, (...)

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> HIROSHIMA COME STATO DEL MONDO. Il 6 agosto 1945, giorno di Hiroshima. ---- Usa, morto Paul Tibbets, il pilota dell’Enola Gay (il nome della madre all’aereo, che portava la bomba ’Little Boy’).

giovedì 1 novembre 2007


-  Paul Tibbets diede il nome della madre all’aereo che il 6 agosto 1945
-  colpì il Giappone con la bomba ’Little Boy’. Morirono 140mila persone

-  Usa, morto il pilota dell’Enola Gay
-  sganciò l’atomica su Hiroshima

-  "Sono orgoglioso di essere partito dal niente, aver pianificato l’intera operazione
-  ed essere riuscito ad eseguire il lavoro perfettamente. La notte dormo bene"
*

WASHINGTON - E’ morto a 92 anni Paul Tibbets, il pilota del B-29 ’Enola Gay’ che sganciò la bomba atomica su Hiroshima. Tibbets si è spento a Columbus, in Ohio. Lo ha reso noto un portavoce della famiglia.

Tibbets, all’epoca colonnello, diede al bombardiere B-29 Superfortress il nome della madre (dall’eroina di un romanzo). Le cronache raccontano che il comandante regolarmente assegnato dell’aereo si infuriò per essere stato scavalcato da Tibbets per questa importante missione, e diede in escandescenze quando la mattina del 6 agosto, nella base aerea sull’isola di Tinian, nelle Marianne, vide l’aereo dipinto con il nuovo nome. Lo stesso Tibbets, intervistato dopo il bombardamento atomico, confessò il suo imbarazzo per aver associato il nome di sua madre a un’operazione bellica di quel tipo.

La missione fu compiuta il 6 agosto 1945, con un equipaggio di 14 persone. L’ordigno da 4,2 tonnellate, battezzato ’Little Boy’, venne sganciato alle 8,15. Esplodendo in aria poco prima di toccare il suolo di Hiroshima, la bomba sviluppò un’ondata di calore che raggiunse i 4.000 gradi centigradi in un raggio di oltre 4 chilometri, seguita da un sinistro fungo di fumo. Centoquarantamila dei 350 mila abitanti della città morirono sul colpo, ma l’esplosione atomica lasciò per anni sulla città una sinistra scia di morte e sofferenza. Alla fine, a Hiroshima le vittime accertate della bomba atomica furono 221.823, con quelle che hanno perso la vita per i danni provocati dalle radiazioni nucleari. "Non sono orgoglioso di aver ucciso quelle persone - ha detto Tibbets anni fa, in un’intervista - ma sono orgoglioso di essere partito dal niente, aver pianificato l’intera operazione ed essere riuscito ad eseguire il lavoro perfettamente. La notte dormo bene".

La missione su Hiroshima, infatti, venne descritta come impeccabile dal punto di vista tattico. Al contrario, quella effettuata tre giorni dopo su Nagasaki dal B-29 Bockscar pilotato dal maggiore Charles W. Sweeney, che sganciò un secondo ordigno nucleare, "Fat Man", provocando 74mila morti, è stata bollata come tatticamente errata, anche se raggiunse lo scopo, spingendo il Giappone alla resa e chiudendo così la Seconda guerra mondiale.

Tibbets lasciò l’aeronautica militare Usa nel 1966 con il grado di generale e mise in piedi una società di taxi-jet in Ohio. Secondo quanto ha riferito l’amico di famiglia Gerry Newhouse, ha lasciato detto di non celebrare un funerale e di non porre una lapide sulla sua tomba, per il timore che divenga un luogo per manifestazioni di protesta.

* la Repubblica, 1 novembre 2007


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