10 AGOSTO: SAN LORENZO. LA NOTTE OSCURA E LE STELLE CADENTI.
Nell’epoca dell’abbandono misticheggiante ai vari pastori dell’essere, non poteva mancare natural-mente il canto di una pecorella heideggeriana smarrita. poco memore dei Larici pisani di Gioacchino (e di Melchisedech), a gloria del suo pastore sangiovese - altro che sangiovannese!!!
Bevutosi anche il cervello, come Heidegger, l’anonimo turista pensa di sapersi orientarsi nel pensiero e nel mondo come e più di Kant e poi finisce - per l’accecamento indotto dalla sfavillante e abbagliante "notte bianca" - nel vicolo cieco e nella selva nera del suo "magistrale pensiero", tra le braccia ...e nelle fauci del pastore tedesco!!!
Boh e Bah!!! BASTA UNA "notte bianca" PER OSCURARE IL CIELO STELLATO?!?
Non riuscendo più a vedere né il cielo stellato sopra di sé e a senitire la voce della legge morale dentro di sè e, ancora, sempre in-vidiando (non-sapendo, i-gnorando) alla grande il lupo di Gubbio e il lupo di Gioacchino, anonimamente si dice e crede di parlare a se stesso (ormai diventato ni-ente) e agli altri (ni-ente)come lui!!!
Che dire?! Che la pace perpetua sia con lui .... e che la notte oscura - del giorno di san Lorenzo - sia veramente luminosa, di tante
Federico La Sala