Ansa» 2008-08-05 13:52
CINA: ATTENTATO, ARRESTATI 18 TERRORISTI STRANIERI
PECHINO - Posti di blocco sono stati istituiti e controlli a tappeto sono in corso in tutto lo Xinjiang, la tormentata regione nel nordovest dove ieri 16 poliziotti sono stati uccisi in un attentato a pochi giorni dall’ apertura delle Olimpiadi di Pechino. Le autorita’ cinesi hanno accusato per l’ attentato il Movimento Islamico del Turkestan Orientale (Etim), un gruppo legato ai Taleban afghani e alla rete di Osama bin Laden che in passato ha spesso fatto ricorso al terrorismo.
Un portavoce dell’Etim ha negato ogni responsabilita’. Rebiya Kadeer, la piu’ nota dissidente di etnia uighura, in una lettera inviata ad alcuni mezzi di comunicazione stranieri in Cina ha’’condannato con forza’’ l’ attentato, affermando di essere ’’inequivocabilmente contraria a qualsiasi forma di violenza’’. Allo stesso tempo la dissidente ha invitato la comunita’ internazionale a guardare con cautela alle affermazioni del governo cinese su atti di terrorismo da parte di uighuri, perche’ ’’spesso il governo non ha fornito prove a sostegno delle sua affermazioni’’. Shi Dagang, il segretario del Partito Comunista di Kashgar, la citta’ dove e’ stato compiuto l’ attentato, ha detto oggi in una conferenza stampa che ’’nel corso dell’anno’’ sono stati arrestati 18 terroristi ’’di origine straniera’’, senza specificare di quale nazionalita’ siano.
Secondo la ricostruzione della polizia, due terroristi si sono lanciati con un camion contro un gruppo di agenti che stavano facendo jogging in una zona centrale di Kashgar, una citta’ vicina ai confini con Pakistan e Afghanistan la cui popolazione e’ in grande maggioranza di etnia uighura e di religione musulmana. In seguito i due attentatori, che sono stati arrestati, hanno attaccato gli agenti con bombe e coltelli prima di essere sopraffatti. "E’ chiaro che questi elementi cercano di condurre una guerra violenta e psicologica contro i Giochi olimpici. Vogliono trasformare l’anno 2008 in un anno di cordoglio per la Cina", ha detto Shi Dagang.
Il Comitato organizzatore delle Olimpiadi di Pechino (Bocog) ha assicurato di essere in grado di "garantire la sicurezza" dei Giochi. "E’ gią stato dispiegato un imponente sistema di sicurezza e siamo pronti a far fronte a qualsiasi genere di minaccia", ha setto Sun Weide, portavoce del Bocog.