Ansa» 2008-08-11 20:34
SCHERMA E JUDO, ALTRI 2 ORI. VEZZALI, TRIS CHE FA STORIA
dell’inviato Andrea Linares
PECHINO - Grande Italia alla terza giornata delle Olimpiadi. Oggi l’oro e’ donna, con il judo di Giulia Quintavalle e il fioretto di Valentina Vezzali - il terzo di seguito a un Olimpiade -, cui si aggiunge il bronzo di Margherita Granbassi. E prima ancora l’argento dell’arco a squadre, medaglia che restera’ nella storia come la numero 500 dell’Italia nella storia delle Olimpiadi.
A ’suonare la carica’, dopo una mattinata che sembrava mettere al peggio, era stato lo stesso presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, in una telefonata al presidente del Coni Gianni Petrucci, si era raccomandato di far sapere agli azzurri di essere ’’orgoglioso di quello che stanno facendo’’.
Poi, ovviamente, ci hanno pensato i ragazzi italiani, al quale a fine giornata Silvio Berlusconi ha inviato un altro messaggio: ’’col cuore sono li’ con voi’’.
Emozioni azzurre dunque, e per lo piu’ declinate al femminile. Come la gioia di Vezzali che vuole continuare finche’ non le faranno fare il portabandiera olimpico, la delusione di Federica Pellegrini che si e’ mangiata l’oro dei 400 stile, o la rabbia di Giovanna Trillini, eliminata in semifinale di fioretto gridando ’’vergogna’’ all’arbitro. Oppure come la triste forza di Tai Aguero, pallavolista italo-cubana I primi a vincere nella terza giornata sono stati gli uomini del tiro con l’arco. In una finale all’ultima freccia con la squadra della Corea del Sud, persa 227 a 225, Galiazzo, Di Buo’ e Nespoli hanno conquistato il secondo gradino del podio e hanno messo il loro sigillo su un record veramente storico: quello della medaglia numero 500 della storia olimpica azzurra. Ma poi la giornata azzurra diventa tutta femminile.
A Pechino e’ primo pomeriggio, ma nell’aria, guardando il calendario delle gare degli azzurri, si sente odore di altre vittorie. E infatti, in un crescendo rossiniano, arrivano quelle di judo e fioretto, ovvero l’oro al femminile Sul tatami Giulia Quintavalle, nella categoria 57 kg batte in finale l’olandese Gravensti: e’ oro. Passa un’ora e mezza e le urla di gioia e di liberazione arrivano, questa volta, dalla pedana del fioretto femminile. Ci sono 3 azzurre in semifinale, il medagliere e’ pronto a gonfiarsi. In una ’finalina’ crudele per il terzo e quarto posto la Granbassi si aggiudica il bronzo, sconfiggendo la Trillini che prima aveva gridato vergogna contro l’arbitro della sua semifinale contro la coreana Nam Hyunhee. Ora, proprio per aver piazzato 3 atlete nelle prime 4, perdere l’oro sarebbe un sacrilegio. Ma la Vezzali non tradisce. L’italiana vuole la sua passare alla storia, conquistando il suo terzo oro olimpico consecutivo. E lo fa nel piu’ emozionante dei modi, l’ultima stoccata vincente a 4’’ dalla fine, quando il duello e’ sul 5-5 Eppure, la giornata, non era proprio iniziata nel modo migliore.
Le prime e piu’ pesanti delusioni, nella prima mattinata cinese, erano arrivate dal Cubo d’acqua, il fantascientifico impianto che ospita le gare di nuoto. Protagonista assoluta una delle atlete piu’ attese di questi Giochi: Federica Pellegrini, favorita per l’oro dei 200 stile libero, che invece non ha centrato neppure il podio ed e’ arrivata solo quinta, prima di consolarsi nel pomeriggio con il record del mondo dei 200 stile. Altro sport, altra storia di donna: quella di Tai Aguero, pallavolista cubana ferita dal dramma della madre morta e del visto arrivato tardi. Per lei prima partita e punto della vittoria, alzato dalle compagne in un abbraccio simbolico. Il vento era cambiato, e a cancellare i giorni piu’ cupi avrebbe pensato l’arco a squadre. E soprattutto le donne.