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Pianeta Terra e UmaNITA’ ...

CINA. PECHINO. L’8.08.2008 inizio dei giochi olimpici, ma molti i problemi ancora non risolti. A partire dai diritti umani!!! - a cura di pfls

mercoledì 8 agosto 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] se l’apparato prepara lo storico evento con toni trionfalistici, i problemi - guardando al di là dello sfarzo dei preparativi - esistono, eccome. Sul fronte dei diritti umani, oggi, quaranta dissidenti cinesi, tra cui la fondatrice dell’associazione delle Madri di Piazza Tienanmen, Ding Zilin hanno diffuso una lettera aperta alle autorità cinesi affinché vengano liberati di tutti i detenuti per reati d’opinione [...]
LUNGA VITA ALL’ITALIA: "RESTITUITEMI IL MIO URLO"!!!Dalla Cina, la (...)

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> CINA. PECHINO. L’8.08.2008 inizio dei giochi olimpici --- Finalmente Pellegrini: primo oro azzurro nel nuoto femminile... I compagni di nazionale: "E’ l’Olimpiade di Fede".

mercoledì 13 agosto 2008

13/8/2008 (6:22) - STORICA FEDERICA

Finalmente Pellegrini: primo oro azzurro nel nuoto femminile

L’irrefrenabile gioia della Pellegrini: è un oro da record

L’azzurra firma anche il nuovo record mondiale in 1’54’’82, ritoccando il suo precedente primato

PECHINO Eccolo finalmente il primo oro olimpico per il nuoto femminile italiano nella storia. Federica Pellegrini ce l’ha fatta: smaltita la delusione per i 400,dimenticato l’amaro argento di Atene nei 200, l’azzurra ha finalmente conquistato il suo primo alloro olimpico. E l’ha fatto a modo suo: ritoccando il suo primato del mondo nuotato in batteria con il nuovo clamoroso limite fissato a 1’54"82. La veneta è arrivata laddove nemmeno Novella Calligaris era riuscita ad arrivare, un trionfo olimpico che entra nella storia del nuoto azzurro.

La gara da record

Partenza forte per l’azzurra, ma non fortissima. Ai cinquanta metri passa molto veloce la cinese Peng, impostando un ritmo davvero elevato.Nei secondi cinquanta comincia però la strepitosa progressione della Pellegrini, che la porta in testa a metà gara. Nella terza vasca, il vantaggio aumenta: solo la Isakovic riesce a tenere il suo ritmo, insostenibile per le altre. Negli ultimi cinquanta tocca così all’azzurra difendersi dall’attacco della slovena, accreditata del miglior tempo in semifinale. La Pellegrini è però super nel rush finale: ancora una volta primato del mondo, il terzo sulla distanza, ritoccando di oltre mezzo secondo quanto nuotato l’altro ieri. Alle sue spalle ottimo anche il crono della Isakovic, giunta a soli 15 centesimi. Terza la cinese Peng, che manda in visibilio gli spettatori del Water Cube di Pechino.

Le dichiarazioni della campionessa olimpica dei 200 stile libero

Incontenibile la gioia dell’azzurra nel guardare il tabellone che affermava la sua vittoria olimpica. «Non sono commossa, sono contenta», ha detto l’azzurra dopo la gara, «la dedico soprattutto a me stessa perchè dopo i 400 metri non ho perso la speranza. Volevo l’oro e ci sono riuscita».

Una doppia soddisfazione per il nuovo primato del mondo: «Il record del mondo e l’oro sono le due cose a cui tengo di più. Nei 400 non sono riuscita a dimostrare il mio valore a causa di una gara gestita male e qui ho seguito solo il consiglio di Alberto Castagnetti (il Ct della nazionale, ndr) di seguire l’istinto e andare... Le motivazioni? Le ho trovate subito dopo i 400, avevo voglia di rifarmi».

I compagni di nazionale: "E’ l’Olimpiade di Fede"

«Federica Pellegrini ha perso una buona occasione, ma si è rifatta al volo». A parlare è Massimiliano Rosolino, commentando il successo della veneta nei 200 stile libero. «Io credo che questa sia la sua Olimpiade», ha aggiunto il napoletano.

D’accordo anche il grande deluso di giornata, Filippo Magnini:«Finalmente è riuscita a conquistare l’oro. I 400 li aveva persi in malo modo, nei 200, invece, non ha avuto paura di forzare. È stata bravissima e ha trovato anche il record mondiale».

Dopo tanti alti e bassi, ecco l’alloro olimpico

Da sottolineare il quarto primato del mondo stabilito dalla veneta in meno di un anno. Nei Mondiali di Melbourne 2007 aveva fissato il limite dei 200 a 1’56"47. Gioia che però era stata solo passeggera: in finale aveva chiuso solo terza, con la Manaudou capace di strapparle il record del mondo.Più recente il primato ottenuto nei 400 ad Eindhoven, per andare a vincere l’oro europeo e dimenticare la squalifica nei 200 per falsa partenza.

Ben noti sono i due primati ottenuti in questi giorni sulla distanza di cui ora è la nuova campionessa olimpica.Un’affermazione di forza che cancella quell’argento del 2004, quando la veneta non vide,per sua stessa ammissione, la romena Potec che le strappava l’oro dalla corsia uno. Ma d’altronde Federica Pellegrini è così, prendere o lasciare: dalle difficoltà riesce a risorgere ancora più forte, come l’araba fenice tatuata sul suo collo.


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