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EMERGENZA CULTURALE E POLITICA. VIVA L’ ITALIA (... o "Forza ITALIA"?!).

PER LA NOSTRA SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE... Il grido di allarme dei Magistrati e l’omaggio di BORRELLI a CARUSO!!! - di Federico La Sala

Tempo fa una ragazza, a cui da poco era morta la madre e altrettanto da poco cominciava ad affermarsi il partito denominato (...)
martedì 4 settembre 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] bene, e meglio (se permettete), ha fatto il Procuratore Generale di Milano Borrelli, già all’inizio (e non solo alla fine) del suo discorso di inaugurazione dell’anno giudiziario, quando ha detto: "porgo il mio saluto, infine, ai cittadini, anzi, alle loro maestà i cittadini, come soleva dire il compianto Prefetto Carmelo Caruso, avvicinati oggi da un lodevole interesse a questa cerimonia, del resto non esoterica nonostante il paludamento, ma a loro destinata"; e, poco oltre, (...)

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> PER LA NOSTRA SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE... MILANO, 22 LUGLIO 2019. Funerale dell’ex procuratore di Milano Francesco Saverio Borrelli. A Palazzo di Giustizia la camera ardente (Ansa).

domenica 21 luglio 2019

Funerale Borrelli domani pomeriggio

A Palazzo di Giustizia al mattino, poi la messa

di Redazione ANSA MILANO 21 luglio 2019

(ANSA) - MILANO, 21 LUG - Come cinque anni fa per il suo vice Gerardo D’Ambrosio anche la camera ardente dell’ex procuratore di Milano Francesco Saverio Borrelli viene allestita in quella che è stata la sua casa per metà della sua vita, ovvero il Palazzo di Giustizia.

Una camera ardente aperta solo la mattina di domani dalle 9,30, in vista del funerale che sarà celebrato dal parroco nella chiesa di Santa Croce alle 14.45.


Lunedì mattina dalle 9.30 camera ardente in corso di Porta Vittoria dove Borrelli, morto ieri a 89 anni, guidò a lungo la procura.

La messa nel pomeriggio nella chiesa di Santa Croce

di ORIANA LISO*

I funerali sono fissati per domani pomeriggio, lunedì, alle 14.45 nella chiesa di Santa Croce di via Sidoli, a due passi dal palazzo in cui Francesco Saverio Borrelli abitava e non lontano dagli indirizzi che, non solo idealmente, hanno composto il suo mondo in tutti questi anni: il Conservatorio e Palazzo di Giustizia. E proprio qui, nel tribunale di via Freguglia, dalle 9.30 alle 12 di domani mattina sarà aperta la camera ardente per tutti quelli che vorranno salutare un ultima volta l’uomo che ha legato per sempre il suo nome al pool di Mani Pulite, che ne è stato il capo e lo scudo, e che è morto ieri, sabato, a 89 anni, in una stanza dell’hospice dell’Istituto dei tumori di Milano dove era ricoverato da qualche settimana, da quando le sue condizioni si erano aggravate.

Con un minuto di silenzio e un applauso il Comitato direttivo centrale dell’Anm ha ricordato oggi Borrelli. "Piangiamo un maestro che si è distinto per livello intellettuale, professionale e morale", ha detto tra l’altro il presidente dell’Anm Luca Poniz, sottolineando come sia importante "in un momento in cui la magistratura è disorientata aggrapparsi a un modello come Borrelli".

E’ stata una giornata di grande commozione, di ricordi. Francesco Greco, procuratore capo di Milano e allievo di Borrelli, ieri mattina ha trascorso la giornata in tribunale a organizzare la camera ardente di oggi. Ma è stato anche un giorno di polemiche su un passato che - evidentemente - non è ancora stato archiviato, quella della morte di Francesco Saverio Borrelli. Che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato come "un servitore fedele della Repubblica", che tantissimi suoi colleghi di un tempo e di oggi hanno pianto commossi, ma che è stato anche bersaglio di critiche sull’azione della magistratura ai tempi di Tangentopoli da parte di politici e figli di persone che, a vario titolo, furono coinvolte nella stagione degli arresti per tangenti e del disvelamento di un sistema politico-affaristico proprio grazie alla squadra di magistrati raccolti intorno al procuratore capo Borrelli.

Bobo e Stefania Craxi - di lui ieri hanno detto che è stato "la punta di diamante di un colpo di Stato" -, il figlio di Gabriele Cagliari, avvocati che all’epoca difendevano i politici e gli imprenditori arrestati non hanno risparmiato critiche, anche se tutti o quasi premettendo parole di stima personali per Borrelli, citando anche quel suo discorso che invece, per molti, rappresenta ancora un caposaldo, quel "Resistere, resistere, resistere come sulla linea del Piave" pronunciato nell’ultimo anno della sua carriera da magistrato, prima della pensione e prima degli altri incarichi, dall’ufficio indagini della Figc alla presidenza del suo amato Conservatorio.

In via Venezian, dove ieri la moglie Maria Laura, i figli Andrea e Federica e i nipoti hanno trascorso la giornata, è arrivato nel pomeriggio uno dei colleghi e amici più vicini da sempre a Borrelli, Gherardo Colombo, che con sua moglie è entrato nella palazzina dell’hospice Floriani trattenendosi un po’ di tempo. E uscendone molto commosso. Domani sarà, con i suoi colleghi, a vegliare la bara del ’suo’ capo a Palazzo di Giustizia. Un’immagine che rimanda alla camera ardente che cinque anni fa, sempre a Palazzo di Giustizia, era stata allestita per Gerardo D’Ambrosio, altro nome mai dimenticato del pool Mani Pulite.

Morte Borrelli, l’ex pm Colombo in clinica a Milano: ’’Una persona eccezionale’’

* la Repubblica, 21 luglio 2019 (ripresa parziale - senza allegati).


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