PARROCO DIVENTA PAPA’: GIORNO DELLA VERITA’ O ENNESIMA BEFFA? *
PADOVA - Doveva essere il tanto atteso giorno della verità e invece si è trasformato in quello dell’ ennesima beffa. Ad attendere il "verbo" di don Sante Sguotti, padre o non padre di un piccolo di un anno, in rotta o meno con la diocesi, erano in tanti nella piccola chiesa di Monterosso, una frazione di Abano (Padova), di cui è parroco.
Ma la verità non è arrivata: in 47 minuti di conferenza stampa quello di Don Sante è stato un continuo nascondersi tra messaggi più o meno criptici, parziali ammissioni e immediate retromarcia, fatte utilizzando un linguaggio che ha mescolato parole comuni e frasi da interpretare in senso biblico.
Passata la sagra del santo patrono, che doveva essere il punto di arrivo di una carriera da sacerdote e l’avvio di quella di padre in senso materiale e non spirituale, Don Sante lascia tutti nel dubbio: da Enrico Lucci de "Le iene" al vescovo di Padova Antonio Mattiazzo. L’alto prelato - che oggi avrebbe dovuto incontrare il prete-papà, che si è però negato - ha mantenuto per giorni la dovuta distanza dalla vicenda, limitandosi a richiamare don Sante, attraverso i canali ufficiali, ai doveri pastorali. Oggi invece è intervenuto con una nota scarna ma significativa in cui afferma che "la misericordia che è una grande virtù cristiana", ma ciò non toglie, però, "il dovere di fare luce sulla verità". Sostiene di condividere la sofferenza dei preti, dei laici, della comunità cristiana e si dichiara vicino ai genitori del sacerdote.
I messaggi ’confusi’ di Don Sante, che avrebbero dovuto essere chiarificatori ma di fatto hanno accresciuto ancora di più i dubbi sulla vicenda, passano attraverso le sue parole: "io non ho nessuna giovane donna e non ho nessun figlio che ha da poco compiuto nove mesi" dice. Poi precisa: "conosco Laura (che in realtà dovrebbe chiamarsi Tamara, divorziata, che abita a Lovertino di Vò Euganeo, a pochi chilometri da Monterosso) da circa otto anni". "Credo che, se Laura vorrà - si spinge ad annunciare don Sante - potremo fidanzarci ufficialmente e in maniera casta la prima domenica di Avvento, il 2 dicembre". "La frequento da un po’ - chiarisce senza convincere -, ha un figlio di nome Pietro, stiamo assieme, poi ognuno va a dormire a casa sua". Fine del primo messaggio.
Poi, però, interviene sul celibato dei preti: "come mai quando la chiesa cattolica vuole conquistare chiese, fedeli e territori, in Inghilterra concede ai preti anglicani sposati di diventare preti cattolici sposati?" si interroga. "Molti mi chiedono in questi giorni di non far soffrire il Papa, il vescovo e non mettere in crisi i fedeli cristiani - sottolinea poi don Sante - ma la mia voce è anche la voce soffocata di migliaia di preti, religiosi, ex seminaristi, di migliaia di persone che sono state umiliate e non hanno mai avuto voce".
* ANSA» 2007-08-28 19:56