Il sondaggio di Ipr Marketing per Repubblica.it: largo appoggio ai princìpi generali
adesione all’elezione diretta dei parlamentari. Ma il comico non deve scendere in politica
Bravo Grillo, ma non scenda in politica
"Abolire i partiti? Non esageriamo"
di ALESSANDRA VITALI *
ROMA - Sulle proposte generali il consenso è alto, molto alto in alcuni casi, come l’elezione diretta dei parlamentari da parte dei cittadini, o il fatto che nessun cittadino italiano possa candidarsi in Parlamento se condannato in via definitiva o in primo o secondo grado. Ma quando si tratta di essere o meno d’accordo sull’abolizione dei partiti, le cose cambiano. E’ questo uno degli aspetti che emergono dal sondaggio sul V-Day di Beppe Grillo, realizzato dalla Ipr Marketing per conto di Repubblica.it, un’indagine condotta su un campione di 1000 cittadini disaggregati per sesso, età e area di residenza, che prende in considerazione anche le intenzioni di voto e quindi l’area politica di riferimento degli intervistati.
Elezione diretta. Il dato più massiccio che salta agli occhi è l’adesione dell’86% degli interpellati alla proposta di elezione diretta dei parlamentari da parte dei cittadini. Solo un 8% del totale del campione dice di non condividere l’indicazione, mentre ad associarsi è il 90% degli intervistati di area centro-sinistra e il 90% di area centro-destra; 76% di "sì" fra gli appartenenti ad altri orientamenti politici(o indecisi o astenuti).
No a condannati candidati. Uno dei punti della proposta di legge di Grillo prevede che nessun cittadino italiano possa candidarsi in Parlamento se condannato, in via definitiva o in primo o in secondo grado. Anche il questo caso i "sì" rappresentano la maggior parte: il 73% del totale del campione, diviso in un 75% dell’area di centro-sinistra e in un 69% dell’area di centro-destra. Anche gli indecisi, o astenuti, sono favorevoli nella misura del 75%.
Non più di due legislature. Le percentuali cambiano di fronte alla proposta di non poter essere eletti per più di due legislature. Il 50% del totale del campione condivide, con una leggera flessione fra gli elettori di centro-sinistra (51%) rispetto a quelli di centro-destra (54%), e a un 43% di adesioni fra gli intervistati di diverso o nessun orientamento. A non condividere la proposta è il 45% del campione totale: 43% nell’area centro-sinistra, 42% nell’area centro-destra, più alta (51%) la percentuale dei "no" fra gli "altri".
Eliminare i partiti. Situazione quasi paritaria fra i "sì" e i "no" di fronte al punto che prevede l’eliminazione dei partiti, "cancro della democrazia" come Grillo li ha definiti. Il 46% del campione approva, il 48% non condivide. Stessa percentuale (50%) di consenso fra centro-sinistra e centro-destra, mentre solo il 36% degli "altri" (contro il 56% di "no") condivide la proposta di abolire le formazioni politiche. In percentuale quasi eguale i no da parte di centro-sinistra e centro-destra, rispettivamente 44% e 45%.
L’iniziativa e i suoi princìpi. Nato e promosso sul Web, del V-Day era a conoscenza il 60% del campione, nonostante aderenti e organizzatori abbiano lamentato lo scarso rilievo dato dai media all’iniziativa. Ad esserne a conoscenza era il 60% degli elettori di centro-sinistra, il 57% di quelli del centro-destra e il 63% degli "altri". E sui princìpi che hanno ispirato la manifestazione, in linea generale, si dice "completamente d’accordo" il 47% del campione (54% centro-sinistra, 43% centro-destra, 44% altri). D’accordo "solo in parte" il 28% (24% centro-sinistra, 32% centro-destra, 28% altri). Sul totale del campione, i "non d’accordo" rappresentano il 23% (21% centro-sinistra, 23% centro-destra, 25% altri).
Il futuro di Grillo. Cosa fare del consenso: su una eventuale scelta di Grillo, il 64% del campione crede che il comico dovrebbe non scendere in politica ma influenzarla dall’esterno, con manifestazioni e altre inziaitive. Un auspicio più sentito dagli elettori di centro-sinistra (74%) che da quelli di centro-destra (63%), condiviso anche da un 57% degli "altri". Scarso il consenso alla sua eventuale discesa in campo con formazione di un partito nuovo, ipotesi condivisa solo dall’8% degli elettori di centro-sinistra e da un 25% degli elettori di centro-destra (31% altri). Più favorevoli gli interpellati di area centro-sinistra all’ingresso in politica del comico ma in un partito già esistente (11%), ipotesi non condivisa da quelli di area centro-destra (5%) e dagli altri (4%). Quale partito? Forse l’Italia dei valori: a questo il 12% degli intervistati, la percentuale più elevata, si sente di accomunare le tesi e le proposte lanciate dal V-Day. ma per il 41% degli italiani, le proposte di Grillo non sono vicine a nessun partito.
* la Repubblica, 12 settembre 2007.