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Per la Costituzione - e il dialogo, quello vero ...

"ITALIA". AMARE L’ITALIA: RIPRENDIAMOCI LA PAROLA. VAFFA-DAY?! ONORE A BEPPE GRILLO. Contro la vergognosa confusione dell’ "antipolitica" in Parlamento e della "politica" in Piazza, l’invito ad uscire dalla "logica" del "mentitore". Una lettera (2002), con un intervento di Beppe Grillo (la Repubblica, 2004), di Federico La Sala.

domenica 16 settembre 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Economia allora non vuol più dire studiare, ricercare, inventare, produrre, ma ridere, ingannare e vendere. Conducendo gli affari di Stato come quelli pubblicitari e televisivi, i nostri mastrolindi sono riusciti in pochi anni a indebolire l’Italia più di quanto avessero fatto in decenni i loro protettori socialisti e democristiani. Adeguando diversi ministri e parlamentari alla volgarità e al turpiloquio delle loro televisioni, hanno ribaltato il significato della parola "volgare". (...)

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> "ITALIA". AMARE L’ITALIA: RIPRENDIAMOCI LA PAROLA. VAFFA-DAY: ONORE A BEPPE GRILLO. Una lettera (2002), con un intervento di Beppe Grillo (2004) .... l’antinomia del mentitore come arma di confusione dei "discorsi" e di distruzione del Logos (Costituzione): un "chiaro" ragionamento del teo-"logo" della "vigna-azienda" del Signor B.

giovedì 13 settembre 2007


-  Intervento del leader di Forza Italia alla festa di Azione Giovani
-  "Hanno le mani su tutto, ora anche la comunicazione è loro"

-  Berlusconi: "Antipolitica è colpa della sinistra
-  con loro non ci può essere alcun dialogo"
*

ROMA - "L’antipolitica che si sta manifestando nel Paese ad alcuni ricorda lo spirito del ’92-’93, noi allora riuscimmo a dare una risposta con il Polo delle Libertà, una proposta seria ed efficace". Così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha aperto il suo intervento alla festa nazionale di Azione Giovani, movimento giovanile di An. "Oggi dobbiamo dare la stessa risposta data nel ’94" ha aggiunto Berlusconi. "Allora ci fu uno spirito di antipolitica, oggi c’è ancora, Grillo e la sua gente ne sono la dimostrazione. Credo che noi dobbiamo dare una risposta concreta".

Dopo il caso Rai, nessun dialogo con la sinistra sulle riforme. "Hanno finito per mettere le mani su viale MAzzini" ha continuato il Cavaliere, "così hanno tutte le istituzioni del Paese e adesso hanno anche lo strumento per poter fare la comunicazione che vogliono". E, visto che "pretendono di mantenere la presidenza, con questa sinistra non si può discutere".

"Quando non si riesce a nominare il quindicesimo componente della Corte Costituzionale", ha attaccato ancora il leader di Forza Italia, "dove la sinistra ha già 11 membri ascrivibili alla propria area e vuole anche avere il dodicesimo...quando sulla Rai pretende di mantenere la presidenza che gli abbiamo dato quando eravamo maggioranza...beh, con questa sinistra non si può discutere".

* la Repubblica, 13 settembre 2007


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