Riforme istituzionali, Prodi: «Berlusconi faccia ciò che vuole»
«Stiamo lavorando alla Finanziaria» *
Prodi tira dritto. Dopo le urla di Berlusconi, i suoi proclami contro fantomatiche "emergenze democratiche", il "no" al dialogo sulle riforme istituzionali, la risposta del premier è secca: «Faccia quello che vuole». Il leader di Forza Italia era tornato ad attaccare la maggioranza sulla vicenda Rai: «Hanno finito per mettere le mani anche sulla Rai, così hanno tutte le istituzioni del Paese. Quando sulla Rai pretendono di mantenere la presidenza, che da noi fu data alla sinistra quando eravamo maggioranza, è evidente che con loro non si può discutere».
Identica la reazione della Lega, a cui mercoledì aveva fatto appello il ministro Chiti: «Siccome è successo un fatto nuovo importante - ha spiegato Calderoni - chiedo io al ministro Chiti perché non facciano un passo indietro sull’occupazione militare di Viale Mazzini». «Il dialogo si fa in due - ha aggiunto il senatore - noi non porgiamo più l’altra guancia». Dialogo chiuso anche per An. «Il caso Rai è il più grave, ma non l’unico - ha commentato Gasparri - Non c’è spazio per confronti».
Spera in un ripensamento il capogruppo dell’Udeur alla Camera, Mauro Fabris: «Le polemiche quotidiane - ha auspicato Fabris - non devono bloccare le riforme di sistema, a cominciare dalla legge elettorale».
Intanto, Prodi pensa alla Finanziaria: «Stiamo lavorando bene, intensamente e in armonia. E quindi andiamo avanti così». Il capitolo “casa” dovrebbe essere uno degli assi principali su cui si baserà la prossima manovra finanziaria: il presidente del Consiglio si è detto impegnato a «fare tutto il necessario per trovare le risorse necessarie» al taglio dell’Ici e a interventi per fare fronte all’emergenza abitativa.
* l’Unità, Pubblicato il: 14.09.07, Modificato il: 14.09.07 alle ore 15.58