Clima, l’Oms: «Per ogni grado la mortalità sale del 3%»*
«Per ogni grado in più, sopra una soglia limite, si assiste a un aumento della mortalità del 3% nelle singole città». Mortalità legata alle ondate di calore. È il direttore del programma speciale ambiente e salute dell’Oms Europa, Roberto Bertollini, a lanciare l’allarme, nel corso del suo intervento alla conferenza sui cambiamenti climatici di Roma, allarme che sottolinea lo stretto legame che gli effetti dei cambiamenti climatici hanno sulla salute.
Secondo Bertollini, il problema riguarda soprattutto «le aree metropolitane» ed è legato alle «ondate di calore, che sono uno dei problemi dei cambiamenti climatici». Proprio per i cambiamenti, «tutte le ondate di calore aumenteranno» colpendo per primi «i soggetti a rischio: anziani e bambini». Le grandi città sono le aree che risentono di più del fenomeno e dove le ondate di calore aumentano del 3% il grado di mortalità. in queste aree metropolitane, infatti, ci sono molti «cofattori, come l’inquinamento atmosferico, che possono aumentare i danni».
Per questo, osserva Bertollini, «le politiche di adattamento devono andare di pari passo con l’adeguamento del sistema sanitario». Un esempio di come i cambiamenti influiscano sulle variabili sanitarie è l’arrivo «dagli anni 90, importata dall’Albania, della zanzara tigre» che poi «si è insediata e diffusa velocemente grazie al clima che ha trovato». La diffusione, aggiunge Bertollini, di vettori come zecche e zanzare è «aiutata e favorita dai cambiamenti climatici». Inoltre, prosegue il direttore dell’Oms, «serve una sorveglianza sanitaria per le cure e la prevenzione». Occorre poi, conclude, «uno strumento che dia nuovo respiro, un nuovo regolamento di un piano sanitario di sorveglianza epidemiologica per far emergere i legami tra patologie e cambiamenti climatici».
* l’Unità, Pubblicato il: 13.09.07, Modificato il: 13.09.07 alle ore 16.39