Il Nobel per la medicina a Edwards
Critiche dal Vaticano: etica ignorata
Il britannico premiato per le
ricerche sulla fertilità in vitro
Dalla radio del Papa: scoperta
che segna la Storia, ma non
è un progresso dell’uomo
STOCCOLMA. Il padre della fecondazione in provetta, il britannico Robert Edwards, è l’unico vincitore del Nobel per la medicina 2010. Nella motivazione del riconoscimento assegnato Robert G. Edwards, pioniere di una tecnica che ha avuto fortissime ricadute nella società e che ha partire dal 1978, anno di nascita della prima bambina in provetta, Louise Brown, ha finora ha portato alla nascita di circa 4 milioni di persone in tutto il mondo.
«E’ un’assegnazione che disattende tutte le problematiche di ordine etico e che rimarca che l’uomo può essere ridotto da soggetto ad oggetto» ha commentato al presidente dell’Associazione Scienza e Vita, Lucio Romano, ai microfoni di Radio Vaticana. Nell’intervista ha sottolineato «l’inaccettabilità delle tecniche di fecondazione in vitro, che comportano la selezione e soppressione di esseri umani allo stato biologico di embrioni». «Teniamo conto - ha continuato - che Edwards segna la storia, perchè pratica il passaggio delle tecniche dal mondo degli animali, vale a dire dove, nell’applicazione degli allevamenti, venivano già da tempo messe in essere tecniche di fecondazione artificiale - all’ambito umano. Ma questo non significa assolutamente che ciò, nel suo complesso, rappresenti un progresso dell’uomo nella sua visione globale».
Professore emerito dell’università di Cambridge, Edwards ha da poco compiuto 85 anni. È nato in Gran Bretagna, a Manchester, il 27 settembre 1925, ed ha gettato le basi della fecondazione artificiale negli anni ’60 e ’70 insieme al ginecologo Patrick Steptoe, morto nel 1988. Dopo aver combattuto nella seconda guerra mondiale, Edwards ha studiato biologia prima negli Stati Uniti e poi in Scozia, dedicandosi agli studi di embriologia.
Nel 1958 è diventato ricercatore dell’istituto Nazionale per la Ricerca Medica e Londra, dove ha cominciato le ricerche su processo di fecondazione, A partire dal 1963 ha proseguito il suo lavoro a Cambridge, prima nell’università e poi nella clinica Bourn Hall. Qui, con Streptoe ha fondato il primo centro al mondo per la fecondazione assistita, che ha diretto per molti anni.