Nella maggioranza delle scuole è la settimana dei reintrodotti esami di riparazione E se solo una piccola parte del mezzo milione di rimandati non dovessero farcela...
Rischio di record dei bocciati
Per 147mila esami in tre materie
di SALVO INTRAVAIA *
Promozione a rischio per quasi 150 mila studenti italiani alle prese con gli esami di riparazione. In questi giorni nella maggior parte delle scuole superiori si stanno svolgendo le attività di verifica per gli alunni che lo scorso mese di giugno sono rimasti con il giudizio di ammissione "sospeso". L’intera settimana che va dal primo al 6 settembre è dedicata a compiti scritti, orali e riunioni dei consigli di classe che dovranno stabilire se i 579 mila studenti in bilico fra promozione e bocciatura potranno frequentare l’anno successivo. Le scuole che si sono cimentate negli "esami di riparazione" a fine agosto sono poche ma già si contano i primi caduti: una decina al liceo classico Visconti di Roma.
Nel balletto di inizio d’anno (l’anno scolastico si apre ufficialmente il 1° settembre) quelli che rischiano parecchio sono gli oltre 147 mila ragazzi e ragazze rinviati alla prova d’appello ma che dovranno riparare 3 o più discipline: una strada irta di difficoltà. Secondo i dati diffusi dal ministero dell’Istruzione a luglio si tratta, appunto, di un numero considerevole: il 25,4 per cento dei sospesi. Più di uno studente "sospeso" su 4, quindi, ha mostrato lacune tali da pregiudicargli la promozione in 3 o addirittura 4 materie: dimostrare di avere recuperato non sarà facile. La restante parte, a patto di essersi impegnati in estate, ha un compito un po’ più semplice: dovrà recuperare una o due materie.
Ma, per il mezzo milione di studenti alle prese con gli esami di riparazione reintrodotti dall’ex ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni, le difficoltà non finiscono qui. In questo scorcio di settembre, una consistente fetta dovrà confrontarsi con docenti mai visti prima. Infatti, nonostante la norma preveda che a giudicare i ragazzi sia lo stesso consiglio di classe di giugno (con gli stessi professori), in caso di "non disponibilità" da parte degli interessati la scuola potrà provvedere alla sostituzione del prof. Fra trasferimenti, pensionamenti e supplenti (che cambiano scuola ogni anno) circa un terzo dei prof avrà un volto nuovo. Circostanza che per gli studenti rappresenta una difficoltà aggiuntiva.
Se anche una minima parte dei 579 mila ragazzi impegnati negli esami di riparazione dovesse non farcela, il bilancio dell’anno 2007/2008 si chiuderebbe con un preoccupante segno più: quello dei bocciati. Dodici mesi fa, gli studenti non ammessi all’anno successivo, come vengono chiamati in burocratese i bocciati, hanno raggiunto quota 14,5 per cento. Cifra molto vicina al 13,7 per cento "provvisorio" registrato lo scorso mese di giugno, cui occorrerà aggiungere i bocciati della tornata di fine estate. I primi dati si conosceranno soltanto alla fine della settimana prossima e solo allora sarà possibile dare un giudizio sull’efficacia della novità introdotta lo scorso anno.
* la Repubblica, 2 settembre 2008.