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Ricordi "dannunziani". Settembre, andiamo ....

ESAMI DI "RIPARAZIONE" E CORSI DI RECUPERO DEBITI SCOLASTICI. Decreto firmato per le Scuole superiori. Fioroni ha auspicato che ’l’iter sia rapidissimo’. Ma quando partiranno gli esami di riparazione e i corsi di recupero per i politici e gli adulti di EDUCAZIONE CIVICA E COSTITUZIONE!?! - a cura di pfls

giovedì 4 ottobre 2007 di Maria Paola Falchinelli
SCUOLA E "MAESTRIA UNICA"!!! CON LA GELMINI, IN AULA OTTO MILIONI DI BAMBINI, A CANTARE PER IL PARTITO UNICO ( "Italia"): "FORZA ITALIA"!!!
IL SONNO DELLA RAGIONE COSTITUZIONALE GENERA MOSTRI
[...] Tecnicamente non si può parlare di esami di riparazione, nel senso che la normativa sui debiti scolastici non è stata abrogata. Nei fatti, la formula scelta da Fioroni assomiglia moltissimo alla vecchia kermesse di settembre, preceduta per intere generazioni da stressanti estati passate a (...)

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> ESAMI DI "RIPARAZIONE" E CORSI DI RECUPERO DEBITI SCOLASTICI. --- Rush finale per le riparazioni.Per le lezioni private giro di 3 miliardi. E resta l’incertezza sui "bonus" in religione (di Salvo Intravaia)

giovedì 20 agosto 2009


-  Sono oltre seicentomila gli studenti alle prese con gli esami nei prossimi giorni
-  Per le lezioni private giro di 3 miliardi. E resta l’incertezza sui "bonus" in religione

-  Rush finale per le riparazioni
-  spese enormi e rebus religione

-  di SALVO INTRAVAIA (la Repubblica, 20.08.2009)

Rush finale per gli oltre seicentomila studenti italiani alle prese con gli esami di riparazione. E, mentre il business delle lezioni private viaggia verso cifre astronomiche, sugli scrutini di settembre incombe la sentenza del Tar Lazio sui prof di Religione, che rischia di trasformare in un rebus i primi Consigli di classe dell’anno scolastico. Problema tutt’altro che marginale, perché i ragazzi di terza e quarta classe alle prese con gli esami di riparazione in totale sono poco meno di 285 mila, 52 mila dei quali (stando ai dati forniti dalla stessa Chiesa cattolica) non si avvale dell’insegnamento della Religione cattolica.

Intanto, quel 28,6 per cento di studenti incappati quest’anno nella "sospensione del giudizio", che dal 2008 equivale ad una vera e propria rimandatura a settembre, sono alle prese con la rifinitura della preparazione. Si tratta di quasi 613 mila ragazzi e ragazze dei primi quattro anni delle superiori chiamati tra fine agosto e i primi di settembre, e comunque prima dell’avvio delle lezioni, a dimostrare di avere colmato le lacune evidenziate a giugno. Soltanto dopo lo svolgimento dei compiti scritti e degli esami orali i consigli di classe si riuniranno nuovamente per sciogliere la riserva sulla promozione ed eventualmente assegnare il relativo credito scolastico ai ragazzi del terzo e quarto anno.

A questo punto si porrà il problema: chi ha frequentato le lezioni di Religione, visto che quasi tutte le fasce di punteggio variano di un punto, potrà aspirare a racimolarne uno in più? E come dovranno comportarsi i prof della materia interessata? La frequenza potrà valere qualche punticino in più di credito scolastico in vista della maturità, come ha recentemente sostenuto (e implicitamente suggerito ai prof di Religione) Filippo Morlacchi, direttore dell’Ufficio per la pastorale scolastica del Vicariato di Roma? Oppure, in attesa che si pronunci il Consiglio di Stato, la sentenza del tribunale amministrativo della Capitale la escluderà dal computo delle attività che consentono allo studente di passare al punteggio superiore della fascia di oscillazione, individuata attraverso la media dei voti finali? Con tutta probabilità, se nel frattempo il ministero dell’Istruzione non chiarirà il da farsi, il provvedimento del Tar Lazio verrà applicato come è avvenuto in passato a macchia di leopardo.

Intanto i professori che impartiscono lezioni private fanno affari d’oro. Secondo una recente pubblicazione dell’Istat, le famiglie italiane spendono in media per "lezioni private" 133 euro l’anno. Un dato che moltiplicato per i 24 milioni di famiglie italiane determina un giro vorticoso di denari: più di 3 miliardi di euro. (20 agosto 2009)


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