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La Costituzione - le "regole del gioco" e il dialogo, quello vero ...

ALL’ITALIA NEL MONDO. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA OFFESO E RIDOTTO AL SILENZIO. A TUTTI I CITTADINI E A TUTTE LE CITTADINE TOLTA "LA PAROLA": ITALIA. CHE SCEMPIO!!! IL LENTO E SOTTILE "AVVELENAMENTO DEI POZZI" DELLA DEMOCRAZIA E IL SONNO DI TUTTE LE SUE ISTITUZIONI CULTURALI, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA SCUOLA PUBBLICA!!! Una nota (2003) di Federico La Sala

lunedì 4 febbraio 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] Il trucco del
NOME ("Forza ITALIA") è da manualetto del ... piccolo
ipnotizzatore e da gioco da baraccone ... politico! E penso
che aver lasciato fare questa operazione, io ritengo,
sia stata la cosa più incredibile e pazzesca che mai un popolo (e
soprattutto le sue Istituzioni e partiti) abbia potuto fare
con se stesso e con i propri cittadini e le proprie cittadine: è vero che stiamo diventando tutti vecchi e vecchie, ma questa è roba da suicidio collettivo! [...] (...)

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> IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA RIDOTTO AL SILENZIO: PERTINI (E ANCHE LO STESSO NAPOLITANO) NON PUO’ PIU’ GRIDARE "FORZA ITALIA"!!! L’ITALIA, LA CASTA E IL DE-RAGLIAMENTO DELLA DEMOCRAZIA E DI TUTTA LA NOSTRA CULTURA!!! ... Le stampelle di Storace (Lettera di RITA LEVI-MONTALCINI). Napolitano: "Indegno intimidire la professoressa Rita Levi Montalcini"!!! E lei, commossa: "Grazie al Presidente. E anche a Storace: il suo attacco ha svelato che l’Italia mi vuole bene"!!!

venerdì 12 ottobre 2007


-  Il nuovo partito "La destra" aveva inviato alla senatrice a vita le stampelle
-  Il premio Nobel aveva già risposto: "Metodi da sistemi totalitari di triste memoria"

Napolitano: "Indegno intimidire la professoressa Rita Levi Montalcini"

E lei, commossa: "Grazie al Presidente. E anche a Storace: il suo attacco ha svelato che l’Italia mi vuole bene"

ROMA - "Mancare di rispetto, tentare di intimidire la professoressa Rita Levi Montalcini, che ha fatto tanto onore all’Italia, è semplicemente indegno". Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante una cerimonia al Quirinale.

Il Presidente replica così al volgare e violento attacco organizzato mercoledì da La destra, il nuovo partito del senatore Francesco Storace transfuga di An. Qualche gagliardo giovanotto di destra infatti aveva pensato di spedire in dono al premio Nobel per la medicina nel 1986 delle stampelle. Doppio il significato dell’arguta idea: sostenerla fisicamente - la senatrice a vita ha 98 anni - e come simbolo del fatto che "questa maggioranza si regge solo con le stampelle dei senatori a vita".

Stamani al Quirinale vengono premiati gli studenti vincitori del concorso ambientale Immagini della Terra promosso dalla Fondazione Green Cross Italia. In sala, tra i giovani, il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio e la senatrice Levi Montalcini, presidente onorario di Green Cross. Napolitano si è rivolto a lei per salutarla e indicarla ai 300 studenti provenienti da tutta Italia come un grande esempio per tutti. "E’ una grande scienziata. Una donna di alto sentire democratico e merito civile. Il mio predecessore al Quirinale l’ha nominata senatrice a vita e non poteva esserci una scelta migliore".

Subito dopo Napolitano ha definito "semplicemente indegno" ogni tentativo di mancarle di rispetto o intimidirla. I ragazzi si sono alzati in piedi in un lungo e appassionato applauso. Il premio Nobel si è commosso. "Sono grata a chi mi ha offeso perchè mi ha svelato che l’Italia mi vuole bene. Quindi, grazie a Storace e al presidente della Repubblica che con le sue parole mi ha molto molto commosso".

A dir la verità la senatrice aveva già provveduto a difendersi da sola e benissimo con una lettera a La Repubblica che aveva dato la notizia delle stampelle. "Non ho alcun bisogno delle stampelle - ha scritto la senatrice - Sono in pieno possesso delle mie facoltà intellettuali e fisiche e come senatore a vita espleterò fino in fondo le mie funzioni di voto". E poi, con sottile e spietata ironia: "Esprimo il mio profondo sdegno a quanti non possiedono le mie stesse facoltà mentali perchè le loro manifestazioni riconducono a sistemi totalitari di triste memoria".

* la Repubblica, 12 ottobre 2007.


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