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Unione dell’Eu-ropa o dell’Euro-pa’!?!

"L’UNIONE EUROPEA": L’ORDINE E’ AFFONDARE L’ITALIA!!! "NON MANDO A PICCO IL PAESE" (PRODI). AFFOSSARE L’ITALIA!!! "NON AFFOSSO IL PAESE"(PRODI). "Siamo veramente in regola, non rinuncio alla linea scelta" (Prodi) - a cura di pfls

mercoledì 10 ottobre 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Il ministro del Tesoro, Tommaso Padoa-Schioppa, gli risponde per le rime: "Non c’è alcuna mancanza di rispetto degli impegni o nel programma di stabilità che il governo italiano ha sottoscritto", dice il ministro, aggiungendo che nell’odierna riunione dell’Ecofin non sono state richieste misure aggiuntive alla Finanziaria. "Siamo veramente in regola - gli fa eco, in serata, il presidente del Consiglio - con il cammino che ci siamo posti: non ho nessuna intenzione di deviare, ma (...)

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> "L’UNIONE EUROPEA": L’ORDINE E’ AFFONDARE L’ITALIA!!! "NON MANDO A PICCO IL PAESE" (PRODI). AFFOSSARE L’ITALIA!!! "NON AFFOSSO IL PAESE"(PRODI). --- Prodi alla Ue: "Ci lascino governare ora dobbiamo puntare allo sviluppo".

mercoledì 10 ottobre 2007


-  l premier torna a difendere la manovra dopo le critiche della Commissione di Bruxelles
-  "Arriveremo al pareggio del bilancio nel 2011, ma non si può essere sempre impressive"

-  Prodi alla Ue: "Ci lascino governare
-  ora dobbiamo puntare allo sviluppo
"

-  Bertinotti prende le difese del governo: "Almunia è il guardiano dell’ortodossia"
-  Parisi: "Pochi soldi in Finanziaria, la Difesa è a rischio"
*

BRUXELLES - "Ora ci lascino governare: abbiamo dall’Europa indicazioni di obiettivi precisi e noi li rispettiamo". Con questa secca assicurazione, Romano Prodi oggi da Bruxelles, è tornato a parlare di conti pubblici ribadendo che il suo governo è in regola con le richieste europee e che è ora di pensare allo sviluppo.

Ieri, in occasione della riunione Ecofin di Strasburgo, la manovra economica italiana era stata al centro di un vivace scambio polemico tra il commissario Ue Joaquin Almunia e il ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa, al quale si è aggiunto in un secondo momento anche il presidente del Consiglio. Botta e risposta che vive oggi una nuova puntata. "Arriveremo al pareggio del bilancio nel 2011", ha ribadito con forza il presidente del Consiglio, sottolineando che si tratta "di ritrovare un alto tasso di sviluppo per poter completare il risanamento".

Il premier ha voluto rivendicare quindi con forza quanto fatto sino ad oggi dal suo governo: "Ci hanno riconosciuto tutti gli sforzi compiuti - ha detto ancora Prodi - addirittura l’Ocse ha definito i nostri aggiustamenti impressive. Ma non può essere impressive tutti gli anni, può essere impressive un anno ma deve essere intelligent gli altri".

Il faro del presidente del Consiglio in questo momento è quindi lo sviluppo, troppo trascurato negli ultimi 12-13 anni. "Non si fosse persa la coscienza dello sviluppo - ha osservato Prodi - non saremmo così, ma molto più avanti". Un obiettivo, ha sottolineato ancora il premier, che può essere raggiunto malgrado il freno rappresentato dal valore del super-euro. Le esportazioni italiane nell’ultimo anno infatti "sono cresciute oltre ogni aspettativa verso i mercati emergenti, e soprattutto fuori dalla zona euro: questo è un segnale di tenuta del sistema, perché l’euro è veramente pesante".

Solidarietà a Prodi nel confronto con l’Unione Europea è arrivata oggi dal presidente della Camera Fausto Bertinotti che parlando di Almunia lo ha definito "il guardiano dell’ortodossia". I rilievi mossi dal commissario alla Finanziaria, ha sottolineato Bertinotti, non sono "una sorpresa, mi pare che abbia improntato tutto il suo ruolo e la sua funzione in questa visione di gendarme dell’ortodossia. Uno la può rispettare, ma non è detto che debba genuflettersi".

Parisi: "Pochi soldi, Difesa a rischio". L’allarme del ministro della Difesa lascia immaginare uno scenario dalle fosche tinte: "Con i fondi previsti dalla Finanzaria per la Difesa nel 2008 ci si avvicina sempre più alla soglia di una irreversibile inefficienza, lasciando l’Esercito su livelli di preoccupante criticità".

* la Repubblica, 10 ottobre 2007.


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