VATTIMO: FENOMENO DIFFUSO NELLA CHIESA CI VORREBBE UNA MAGGIORE TOLLERANZA
"Ho tanti racconti di giovani ragazzi che si prostituiscono e fanno gli amanti di vescovi"
(Corriere della Sera, domenica, 14 ottobre 2007)
ROMA - Gianni Vattimo ha sentito del monsignore sospeso?
«Beh, se ne è andato a parlarne in tv, accidenti...».
Come ha reagito alla notizia uno come lei, che è filosofo, credente e anche omosessuale?
«Vorrei una maggiore tolleranza da parte della Chiesa verso i preti gay».
Ce ne sono molti di preti omosessuali secondo lei?
«Direi».
Direbbe o dice?
«Dico. Perlomeno dalla mia esperienza di confessioni anche epistolari e di racconti. Come quel monsignore romano che..».
Che?
«Mi ha raccontato che ci sono molti piccoli prelati che si iscrivono all’Arcigay con nomi falsi per potere avere gli sconti nelle saune. E poi...».
Poi?
« Ho tanti racconti di giovani ragazzi che si prostituiscono e fanno gli amanti di vescovi».
A lei è mai capitato di avere a che fare con i preti?
«Mai. Né da grande né da ragazzino. E dire che quando ero ragazzino frequentavo tutte le sagrestie».
Ha mai subito avances o molestie da parte di qualche prete?
«No. Dovevo essere piuttosto bruttino, evidentemente. Se mi fosse successo non me ne lamenterei, comunque».
Chiede tolleranza verso i preti gay?
«Verso i gay, in generale. Del resto nell’Antico testamento il divieto di giacere con un essere dello stesso sesso è equiparato al divieto di mangiare orbettini».
Orbettini?
«Sì, serpentelli. Ha mai visto la Chiesa schierarsi in una campagna contro i serpentelli?».