Primarie, le reazioni della Cdl
Forza Italia attacca: «Dati gonfiati»
Gli azzurri contestano i numeri sull’affluenza. Casini a Veltroni: «Si schieri: o con la sinistra o con i moderati»
ROMA - Nel giorno in cui nasce il Pd, la Cdl sta alla finestra e parla a più voci. Il leader dell’Udc Pierferdinando Casini saluta con favore la partecipazione alle primarie ma chiede a Walter Veltroni di chiarire «se sta con la sinistra estrema o con i moderati e con i riformatori».
CENTRISTI - A margine del terzo congresso dell’Udc lombarda, Casini osserva che «quando le gente vota è sempre un fatto democratico. Ma questo partito dovrà chiarire se sta con la sinistra estrema o se sta con i moderati e i riformatori. Veltroni dovrà dirci se sta con i 300.000 studenti che dicono no agli esami di riparazioni o con il ministro Fioroni che chiede più merito nella scuola; se sta con chi vuole cambiare il protocollo Welfare o con chi ha fatto la legge Biagi. Sono quesiti fondamentali. Senza queste risposte - osserva - ci sono solo buone intenzioni».
FORZA ITALIA - Decisamente più rabbiosa la reazione in Forza Italia. Non è vero, secondo gli azzurri, che alle primarie del Pd si siano già recati a votare più di due milioni di elettori. «Ma chi vogliono prendere in giro. Qualcuno - denuncia in una nota il coordinatore del Lazio, Francesco Giro- sta tentando al fotofinish di tirare su i numeri per mascherare un mezzo flop. Passare dal milione e mezzo comunicato alle 17.30 ai due milioni annunciato alle 18.30 - accusa il deputato Fi - è un fatto poco credibile anzi fantascientifico. La verità è che ha votato un milione e mezzo di persone, un dato buono ma non ottimo. Lo ammettano e la smettano di dare i numeri...». Dello stesso tono il vicecoordinatore nazionale del partito, Fabrizio Cicchitto: «La nascita di un nuovo partito di massa è sempre una cosa seria, meno seria è quella sorta di lievitazione di voti che si sta verificando in queste ultime ore, dalle 17 alle 18,30, grazie ad una "eccezionale" rilevazione, quasi che Veltroni abbia anche il potere di moltiplicare i pani e i pesci. Al di là dell’operazione mediatica in corso, che cerca anche di avvicinare il risultato di Veltroni a quello colto da Prodi due anni fa, rimane un dato politico di fondo, e cioè c’è da chiedersi se il nuovo partito manterrà fermo lo stesso tipo di alleanza con i partiti dell’estrema sinistra che stanno già portando alla rovina l’attuale governo, oppure se intende introdurre degli elementi di novità politica».